Prosegue il rimbalzo sui principali mercati azionari del Vecchio Continente che si avviano a chiudere la quarta seduta dell'ottava in generale rialzo. Con il focus che rimane sempre rivolto ai soliti temi che ci stanno accompagnando da inizio anno, il Ftse Mib raggiunge il primo target rialzista posto sui 21.250-21.300 punti e guarda le prossime resistenze situate nei pressi dei 21.500-21.550 punti.
Gli acquisti stanno contrassegnando quasi tutti i settori e tra questi il risparmio gestito, con le quotazioni di Banca Mediolanum che si allontanano così dai minimi di periodo toccati 48 ore. A sostenere i corsi della società i buoni dati riguardanti la raccolta nel mese di giugno. Andiamo a vederli nello specifico.
Banca Mediolanum: a giugno raccolti 539 milioni di euro
La società guidata da Massimo Doris chiude il mese di giugno con una raccolta netta di 539 milioni di euro, portando il totale da inizio anno a 4,34 miliardi di euro. Tutto questo, che è stato realizzato in un contesto economico difficile e volatile, ha visto proseguire il trend positivo sul risparmio gestito con 522 milioni di euro spingendo il totale dei 6 mesi a 3,1 miliardi di euro.
A livello generale prosegue inoltre la crescita non solo in termini di acquisizione della clientela, con ulteriori 90 mila nuovi clienti, ma anche nelle erogazioni del credito che si mantengono sui livelli record del 2021 a 370 milioni di euro.
Azioni Banca Medionalum: analisi tecnica e strategie
Andiamo ora a vedere cosa ci suggerisce l'analisi tecnica delle azioni di Banca Mediolanum. Il rimbalzo delle ultime due sedute sta allontanando il titolo dai minimi di periodo posti sulla soglia dei 6 euro. Nel breve termine è possibile che questo movimento possa spingersi verso i 6,65 euro e a seguire i 6,80 euro. Nel caso in cui l'azione superasse anche queste aree resistenziali, si potrebbero avere ulteriori allunghi in direzione dei massimi di maggio 2022 sui 7,5 euro e successivamente verso i top di marzo 2022 situati sulla soglia degli 8 euro.
Al contrario eventuali allunghi che si dovessero mantenere sotto i 6,65 euro rappresenterebbero occasione per aprire posizioni ribassiste, con target situati sulla soglia dei 6 euro. L'eventuale rottura di questi livelli non solo andrebbe a peggiorare la struttura grafica del titolo ma aprirebbe la strada ad ulteriori ribassi verso i minimi di ottobre 2020 situati sui 5,65 euro.
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