Dietro i recenti cali delle azioni Tesla a Wall Street ci sarebbe la mano di Bill Gates. Non è una considerazione da poco quella espressa dall'Amministratore Delegato dell'azienda,
Elon Musk, che ha accusato su Twitter il fondatore di Microsoft di
aver venduto allo scoperto azioni per 500 milioni di dollari, puntando sulla caduta del titolo. Questo, secondo Musk, striderebbe con il fatto che Gates sia uno dei principali sostenitori della transizione verso forme di energia verde.
Il 66enne di Seattle ha sempre sostenuto tra l'altro che Tesla rappresenti uno dei più grandi contributi al cambiamento climatico che si siano mai visti, grazie proprio al lavoro straordinario fatto dal suo condottiero. Adesso vendere allo scoperto potrebbe significare non credere più all'apporto del pioniere dei veicoli elettrici in un mondo che sta per effettuare un passaggio storico.
Azioni Tesla: le più vendute allo scoperto tra le big cap
Questa non è la prima volta che il titolo Tesla viene preso di mira dagli short sellers, ma i tentativi precedenti di far affondare le quotazioni non hanno sortito grande effetto. In verità, le posizioni contrarian in passato si basavano soprattutto sull'assunto che la società non sarebbe stata in grado di rendere così popolari le auto elettriche e di sostenere gli investimenti ricorrendo al free cash flow generato. Palo Alto ha smentito tutti e ha realizzato con grande successo entrambe le cose, facendo estinguere via via gran parte degli investitori ribassisti.
In questo momento, circa il 3% delle azioni disponibili per il trading sono vendute allo scoperto, in linea con la media storica dell'azienda. Vi è da dire, però, che tra le società aventi una capitalizzazione superiore a 1.000 miliardi di dollari, Tesla è quella con il tasso di interesse medio a breve superiore. Ad esempio Microsoft ha un tasso inferiore all'1%.
Tesla: perché Bill Gates vende le azioni
Cosa può spingere Bill Gates a vendere allo scoperto le azioni Tesla? Non è facile trovare una risposta soddisfacente, dal momento che mai l'imprenditore miliardario aveva manifestato scarsa fiducia sul progetto della casa automobilistica californiana. Anzi, come accennato, le ha sempre attribuito un ruolo chiave nel panorama che si collega al cambiamento climatico.
Il problema potrebbe essere quindi squisitamente economico e che attiene alla valutazione delle azioni. Il titolo Tesla apparentemente è molto costoso, dal momento che viene scambiato a 85 volte i guadagni attesi per quest'anno, a fronte di multipli di 26 del NASDAQ Composite. Tuttavia, bisogna osservare come gli utili dell'azienda stiano crescendo molto rapidamente e si stima aumenteranno a un tasso medio annuo del 50% nel triennio 2021-23.
Un altro motivo per le vendite allo scoperto potrebbe riferirsi al fatto di
volersi coprire contro l'aumento dei tassi d'interesse da parte della Federal Reserve e l'arrivo di una recessione. I titoli ad alta crescita come Tesla sono quelli che soffrono in modo particolare con rendimenti alti, perché ciò implica un'onerosità maggiore per finanziare gli investimenti e un valore più basso allo stato attuale dei ritorni reddituali di lungo periodo.
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