La nuova ottava dovrebbe apririsi all'insegna delle vendite sui principali mercati azionari del Vecchio Continente, sul cui sentiment impattano non solo i timori legati al rialzo dei tassi di interesse oltreoceano ma anche i nuovi lockdown in Cina.
In questo contesto il nostro FTSE Mib dovrebbe aprire sotto la soglia dei 24.000 punti, sotto i quali aumenterebbero le possibilità di andare a chiudere quel gap rialzista lasciato aperto il 16 marzo nei pressi dei 23.600 punti. Tra i titoli che andremo a monitorare a Milano troviamo Telecom Italia, che di recente ha concluso un'operazione in Brasile. Andiamo a vedere di cosa si tratta.
TIM Brasil acquista una parte di asset mobili in mano ad Oi
In attesa di capire come si evolverà l'interesse di alcuni fondi sugli asset di Telecom Italia, nei giorni passati la divisione brasiliana della società ha concluso un'operazione in Brasile che potrebbe risultare interessante nel lungo periodo.
Infatti con un esborso di circa 7 miliardi di reais, Tim Brasil ha concluso un contratto per acquistare una parte degli asset di telefonia mobile in mano ad Oi. Con questo deal TIM riuscirà a crescere in un Paese dove ci sono solamente 3 operatori che si confrontano con una popolazione di oltre 200 milioni di persone.
La presenza nel Paese dovrebbe portare la società guidata da Pietro Labriola, ad un'importante generazione di cassa, con ricavi ed EBITDA in doppia cifra nel 2022, e alla riduzione del debito. Ricordiamo che la controllata brasiliana di TIM rappresenta al momento uno degli asset più importanti presenti nell'intero gruppo.
Basti pensare che questa vale 7 miliardi di dollari e ha obiettivi di crescita fino a 10 miliardi di dollari, quando a Piazza Affari l'intero gruppo vale solo 6,7 miliardi di euro. Andiamo ora a vedere l'impostazione grafica del titolo.
Azioni Telecom: analisi tecnica e strategie operative
Rimane debole l'impostazione grafica del titolo Telecom Italia che, con discese sotto l'area degli 0,285 euro potrebbe proseguire il trend ribassista in direzione degli 0,27 euro e, a seguire, 0,25 euro. Nel caso in cui quest'ultimo livello dovesse essere rotto, aumentebbero le chance di un ritorno delle quotazioni verso i minimi toccati a marzo 2022 in area 0,22 euro.
Al contrario primi segnali di positività si avrebbero con la rottura delle resistenze situate in area 0,325 euro, sopra i quali si dovrebbero assistere ad allunghi in direzione degli 0,35 euro e successivamente 0,365 euro. Solo con l'eventuale superamento di questi ultimi ostacoli il titolo invierebbe un segnale di forza mettendo in un angolo quella fase correttiva innescatasi dai massimi di novembre 2021, quando i prezzi veleggiavano nei pressi degli 0,5 euro.