Elon Musk ha dato seguito alla sua promessa e ha venduto una parte delle azioni Tesla. In base a un deposito normativo di mercoledì 10 novembre, questa settimana l'AD dell'azienda ha liquidato 4,5 milioni di azioni incassando circa 5 miliardi di dollari. Il sondaggio lanciato su Twitter alla fine della scorsa settimana non era quindi una trovata goliardica ma si è realmente concretizzato in base all'esito.
Musk aveva chiesto ai suoi follower se fosse giusta la cessione del 10% del suo pacchetto azionario di oltre 200 miliardi di dollari e il 58% degli utenti si era espresso favorevolmente. Questa quindi è la terza volta che l'enfant prodige vende le sue quote sul mercato da quando Tesla è diventata pubblica nel 2010.
La prima è stata nel giugno del 2010 quando liquidò 1,4 milioni di unità che gli fruttarono un introito di 24 milioni di dollari, la seconda nel 2016 allorché scaricò 2,7 milioni di pezzi con un incasso di 593 milioni di dollari.
Elon Musk: ecco quanto ha venduto finora
Entrando nel dettaglio, Elon Musk ha effettuato la prima vendita questa settimana lunedì 8 novembre, ricevendo 1,1 miliardi di dollari che gli sono serviti per pagare le imposte sul reddito sulle stock options esercitate lo stesso giorno, in base a un piano prestabilito a metà settembre.
Tali opzioni provenivano da alcuni grandi bonus del 2012 e dovevano essere esercitate entro agosto 2022. Il 50enne sudafricano aveva dichiarato all'inizio di quest'anno che lo avrebbe fatto presto. Le imposte su queste operazioni vengono di solito coperte attraverso la vendita immediata delle azioni sul mercato.
Non è dato di sapere se l'esercizio delle opzioni rientrino o meno nell'ambito del piano di vendita seguito al sondaggio di Twitter, in quanto fanno parte di un vecchio piano prestabilito e i cui termini non solo non sono solitamente divulgati, ma possono essere modificati in qualsiasi momento.
Martedì e mercoledì è stato liquidato il resto dei 5 miliardi di dollari totali. Per arrivare alla vendita della quota del 10% ora Musk deve sbarazzarsi di altre 17 milioni di azioni, che aumentano se si considerano le opzioni esercitabili.
Nei depositi normativi però non si fa alcun accenno se e quando il CEO continuerà a vendere per raggiungere la fatidica soglia. Allo stesso tempo non vi è riferimento alla possibile influenza che il sondaggio su Twitter possa aver avuto sulla decisione di Musk.
Elon Musk: stock option e la questione tasse
Elon Musk da diverso tempo affronta l'argomento spinoso delle tasse. Anche nel sondaggio lanciato su Twitter, l'imprenditore miliardario ha scritto "ulteriormente si fa molto perché i guadagni non realizzati siano un mezzo per evadere le tasse, quindi propongo di vendere il 10% delle mie azioni Tesla." In precedenza aveva anche detto che si aspettava una vendita significativa della sua quota nella società per coprire le tasse sull'esercizio di decine di miliardi di opzioni.
Secondo alcuni il problema è probabilmente un altro. La Casa Bianca sta preparando una formula per aumentare le imposte sulle plusvalenze finanziarie dei più ricchi, rispetto a un'aliquota del 23,8% applicata adesso.
Liquidando tutte le azioni promesse, Musk verserebbe al Fisco americano circa 5 miliardi di dollari, ma potrebbero essere molti di più se temporeggia e rinvia la cessione delle quote. Quella dell'enfant prodige quindi potrebbe essere una mossa opportunistica per avere un notevole risparmio fiscale.