Dopo il rimbalzo a cui abbiamo assistito nelle ultime sedute, i futures del Vecchio Continente scambiando nei pressi della parità anticipano un inizio di giornata all'insegna della cautela sui mercati azionari europei. Con il focus odierno rivolto ai dati occupazionali statunitensi, il Ftse Mib dovrebbe aprire le contrattazioni oltre i 21.500 punti, sopra i quali sono possibili ulteriori allunghi in direzione dei 21.700-21.750 punti e a seguire l'importante soglia dei 22.000 punti. Al contrario il ritorno sotto i 21.000 punti tornerebbe ad indebolire l'indice italiano.
Tenaris: acquisto in Usa per 460 milioni di dollari
Tra i titoli che andremo a monitorare a Piazza Affari troviamo Tenaris dopo l'acquisizione delle ultime ore in Lousiana. Andiamo a vedere di cosa si tratta. La società italiana, attiva nella fornitura globale di tubi e servizi per l'esplorazione e produzione sia di gas che di petrolio, dopo 2 anni torna a fare shopping oltreoceano acquisendo da Benteler il 100% di Benteler Steel & Tube Manufacturing Corporation per 460 milioni di dollari.
La società USA comprata da Tenaris è un produttore di tubi in acciaio senza saldatura, con una capacità di laminazione annua di tubi fino a 400.000 tonnellate L'operazione, che dovrebbe chiudesi entro fine anno, andrebbe non solo ad ampliare la gamma di produzione di Tenaris ma anche ad aumentare la sua presenza nel fondamentale mercato statunitense.
Azioni Tenaris: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere cosa ci suggerisce l'analisi tecnica delle azioni Tenaris. La forte fase correttiva partita sul titolo nel mese di giugno dai massimi di periodo in area 16 euro, ha sensibilmente indebolito il quadro grafico di medio periodo. L'importante rimbalzo a cui abbiamo assistito nella giornata di ieri, arrivato in scia ad un upgrade, non cambia il trend sull'azione che, solo con il superamento dei 12,95-13 euro potrebbe proseguire il suo recupero verso i 13,45-13,50 euro. Nel caso in cui si verificasse questa view, l'eventuale break dei livelli appena citati verrebbe letto positivamente dal mercato aprendo la strada ad ulteriori apprezzamento per il titolo.
Al contrario il ritorno sotto i 12 euro potrebbe spingere i prezzi a rimettere sotto pressione gli importanti supporti e minimi settimanali situati sulla soglia degli 11 euro. Fondamentale nel caso diventerebbe la tenuta di questi livelli, per evitare ulteriori vendite che avrebbero un prossimo target ribassista sui 10,60 euro e successivamente i 9,80 euro.
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