Con il focus rivolto ai nuovi colloqui tra Russia ed Ucraina ed in una nuova seduta ricca di dati macro, i principali mercati azionari del Vecchio Continente sono attesi almeno in apertura in leggero territorio positivo.
In una giornata che dovrebbe essere ancora caratterizzata da volatilità il FTSE Mib ripartirà dai 24.534 punti. Nel breve le attese sono per una prosecuzione del recupero che si è innescato ieri e che potrebbe spingere le quotazioni verso le prime resistenze nei pressi dei 25.000 punti.
Nella seduta odierna sarà il titolo Telecom Italia uno degli osservati speciali che, preparandosi alla separazione della rete dai servizi, ha comunicato i conti riferiti al 2021. Andiamo a vederli nello specifico.
Telecom Italia: i conti del 2021
Per effetto di alcune voci straordinarie, Telecom Italia ha chiuso il 2021 in perdita, con ricavi che passano dai 15,81 miliardi di euro del 2020 a 15,32 miliardi di euro. In discesa del 24,6% il margine operativo lordo, che passa dai 6,74 miliardi di euro ai 5,08 miliardi di euro, mentre l'Ebtida si attesta a 6,22 miliardi di euro, con un'incidenza sui ricavi del 40,6%.
L'utile netto passa dai 7,22 miliardi del 2020 a una perdita di 8,65 miliardi di euro per effetto di alcune svalutazioni: avviamento domestico per 4,1 miliardi di euro e stralcio delle attività per imposte anticipate per 3,8 miliardi di euro.
Scende l'indebitamento dai 23,33 miliardi del 2020 ai 22,19 miliardi di euro di fine 2021 e su cui ha contribuito l'acquisto di KKR Infrastructure del 37,5% di FiberCop. Infine la società ha deciso di non distribuire il dividendo.
Per quanto riguarda il nuovo Piano industriale 2022-2024 l'azienda punta ad accelerare lo sviluppo degli asset infrastrutturali (fibra nel fisso e 5G nel mobile) e la crescita dei nuovi business, cercando di cogliere i vantaggi legati ai fondi che sono messi a disposizione dal PNRR. Nonostante un 2022 debole i i ricavi sono previsti in leggera crescita alla fine del piano, con un Ebtida che dovrebbe rimanere stabile.
Azioni Telecom: analisi tecnica e strategie operative
Dopo aver toccato nel mese di novembre la soglia degli 0,5 euro, in scia all'offerta messa in campo da KKR, le azioni Telecom Italia hanno innescato un'importante correzione che ha spinto i prezzi a chiudere il gap up lasciato aperto il 19 novembre nei pressi degli 0,35 euro.
Nel breve periodo, una conferma sotto questi livelli dovrebbe far proseguire il trend ribassista in direzione degli 0,325 euro e, a seguire, verso i minimi del 2021 posti leggermente sopra la soglia degli 0,30 euro.
Al contrario, il ritorno sopra gli 0,35 euro dovrebbe innescare un rimbalzo che avrebbe un primo target rialzista sugli 0,365 euro e a seguire 0,385 euro, senza per questo modificare il trend in atto. Infatti sarà solo con un recupero degli 0,4 euro che i corsi invierebbero un primo segnale di ritrovata forza.