Seduta volatile quella odierna sui principali mercati azionari del Vecchio Continente che, in attesa del nuovo incontra tra le delegazioni di Russia ed Ucraina, si avviano a chiudere contrastati. In un contesto di mercato che rimane nervoso si inseriscono anche le parole di Powell che conferma per il mese di marzo il rialzo dei tassi di interesse Oltreoceano.
Per quanto riguarda il FTSE Mib, si assiste ad un recupero in corso con le quotazioni che, dopo essere scese sotto la soglia dei 24.000 punti ritrovano il segno positivo. Dal punto di vista grafico sarà solo con il recupero dei 25.000 punti che il listino italiano invierebbe un primo segnale di positività. Tra i titoli da monitorare vi è Piaggio, che ha comunicato i conti del 2021 centrando le attese degli analisti. Andiamo a vederli nello specifico.
Piaggio: i risultati finanziari del 2021 e l'outlook sul 2022
Piaggio ha chiuso l'ultimo anno con ricavi in crescita del 27% a 1,668 miliardi di euro. Nel corso del 2021 l'azienda ha visto vendite in rialzo dell'11%, con 536.000 veicoli: quasi tutte le aree hanno registrato un andamento positivo ad eccezione dell'India, in scia alle restrizioni che si sono avute per la pandemia.
Se il margine lordo industriale si è attestato a 462,5 milioni di euro (+24,2%) e l'Ebtida a 240,6 milioni di euro (+29,3%), a sorprendere è l'utile netto che passa dai 31,3 milioni di euro del 2020 agli attuali 60,1 milioni di euro (+91%). In questo contesto scende anche l'indebitamento che passa dai 423,6 milioni di euro ai 380,3 milioni di euro. Infine. è stato confermato un dividendo di 0,15 euro.
Per quanto riguarda la view sul 2022, questa rimane positiva e dovrebbe portare la società a chiudere l'anno con ricavi a 1,863 miliardi di euro, un Ebitda a 277 milioni di euro, un Ebit a 148 milioni di euro, un utile netto a 80 milioni di euro e un debito netto a 359 milioni di euro.
Azion Piaggio: analisi tecnica e strategie operative
I dati arrivati in giornata non hanno scaldato le azioni Piaggio, che proseguono la fase correttiva partita dai top di giugno 2021 in area 3,60 euro. Attualmente, sembra che le quotazioni stiano mirando a segnare i nuovi minimi degli ultimi 15 mesi posti nei pressi dei 2,50 euro.
Nel breve periodo rimane fondamentale la tenuta di questi livelli per evitare una prosecuzione della debolezza in atto, che avrebbe un prossimo target ribassista sui 2,30 euro e a seguire verso i minimi di ottobre 2020 posti leggermente sopra la soglia dei 2 euro.
Al contrario, la tenuta dei 2,50 euro potrebbe innescare un recupero dei prezzi in direzione dei 2,70 euro e a seguire 2,90 euro. Nel caso si dovesse realizzare questa view leggeremmo il movimento come un normale rimbalzo tecnico in scia al forte ipervenduto accumulatosi nelle ultime settimane. Per avere invece un segnale di forza, che metterebbe in un angolo la fase discendente in atto, il titolo dovrebbe recuperare la soglia dei 3 euro, massimi del 2022.