È un inizio di settimana all'insegna degli acquisti sui principali mercati azionari dell'area euro che, con il focus sempre rivolto sia al conflitto in Ucraina che alle decisioni che arriveranno dalla Fed nella serata di mercoledì, si avviano a chiudere la seduta in generale territorio positivo.
Con un sentiment di breve che torna a risalire dai minimi di periodo, il FTSE Mib si avvia a chiudere le contrattazioni con i prezzi che cercano di riportarsi sopra l'area dei 23.500 punti. Una conferma oltre tali livelli dovrebbe far proseguire il rimbalzo in direzione dei 23.750 punti e a seguire verso le forti resistenze poste sulla soglia dei 24.000 punti.
Tra i titoli che a Milano fanno registrare una buona performance troviamo Telecom Italia, in scia alle notizie arrivate in mattinata dopo il CdA dello scorso 13 marzo.
Telecom Italia: le decisioni del Consiglio di Amministrazione
Al termine del CdA, Telecom Italia ha comunicato di aver dato mandato al suo Presidente Salvatore Rossi e al suo Amministratore Delegato Pietro Labriola di avviare colloqui con il fondo KKR per valutare l'offerta presentata dal fondo statunitense di novembre 2021 a 0,505 euro. Allo stesso tempo la società, per conseguire la massima valorizzazione di Tim, apre le porte anche ad eventuali altri soggetti.
Allo stesso tempo il management seguendo quanto riferito il 2 marzo 2022 in occasione della presentazione dei conti del 2021, ha confermato il valore inespresso del gruppo e di conseguenza la volontà di eseguire il piano industriale procedendo alla riorganizzazione delle attività tramite un'eventuale integrazione con Open Fiber.
Azioni Telecom Italia: analisi tecnica e strategie operative
In scia a queste news, le azioni Telecom Italia stanno proseguendo quel recupero che si era innescato la scorsa settimana dalla soglia degli 0,22 euro. Il movimento di queste giornate non cambia al momento il trend ribassista partito a dicembre 2021 dall'area 0,50 euro.
Di certo con il recupero degli ex supporti situati in zona 0,28-0,285 euro il titolo ha inviato un primo segnale di positività che potrebbe spingere in primis le quotazioni a ricoprire il gap ribassista lasciato aperto il 3 marzo nei pressi degli 0,33 euro e, a seguire, verso la soglia degli 0,35 euro.
Al contrario con il ritorno sotto gli 0,28 euro le quotazioni tornerebberto ad indebolirsi riprendendo il trend discendente con primi target sugli 0,25 euro a seguire 0,22 euro. L'eventuale rottura di quest'ultimi livelli aprirebbe la strada a nuovi minimi storici.