Rio Tinto investirà 2,7 miliardi di dollari per acquisire la quota di minoranza di Turquoise Hill, di cui detiene il 51%, con lo scopo di controllare il suo progetto più importante sul rame, ossia l'estrazione in un deposito sotterraneo nel deserto del Gobi. L'operazione sarebbe molto significativa perché Turquoise Hill controlla Oyu Tolgoi, grande giacimento di rame della Mongolia, situato circa 236 km a est di Dalanzadgad, capitale della provincia di Ömnögovi, nei pressi della frontiera con la Cina.
Questa rappresenterà secondo Rio Tinto la quarta miniera di rame più grande del mondo entro il 2030, con una produzione annua di circa 500 mila tonnellate della materia prima. Attualmente il capitale azionario di Oyu Tolgoi è per il 66% in mano alla società canadese e per il 34% al Governo mongolo.
L'Amministratore Delegato di Rio Tinto, Jakob Stausholm, ha afferamto che la transazione permetterebbe all'azienda di collaborare direttamente con lo Stato della Mongolia per portare avanti il progetto di estrazione del rame attraverso una struttura proprietaria e di governance più semplice ed efficiente.
Rio Tinto: ecco i termini dell'offerta
L'offerta che lancerà Rio Tinto per l'acquisizione della quota rimanente di Turquoise Hill corrisponde a 34 dollari canadesi, pari a 26,68 dollari USA, da pagare in contanti senza indebitamento. Il prezzo offerto corrisponde a un premio del 32% rispetto alla quotazione delle azioni Turquoise Hill dell'ultima chiusura di Borsa di venerdì 11 marzo.
L'azienda con sede a Montréal ha dichiarato che istituirà un comitato speciale di amministratori indipendenti per esaminare la proposta. Ad ogni modo, Rio Tinto dovrà convincere gli azionisti di minoranza come l'hedge fund americano Pentwater Capital Management, che possiede il 10% delle quote ed è in causa proprio con il gruppo anglo-australiano per via dei ritardi sul progetto.
Tuttavia, secondo il capo della divisione del rame, Bold Baatar, le 2 cose sono separate e il gruppo finanziario dovrebbe votare a favore della proposta. Secondo il broker canadese Canaccord, 2/3 degli azionisti di minoranza di Turquoise Hill sono investitori di lungo termine e non accetteranno mai un'offerta che reputano troppo bassa, in considerazione delle grandi prospettive future di Oyu Tolgoi.
Per questo alla fine Rio Tinto dovrebbe aumentare la sua offerta per accontentare le minoranze ma, essendo che il valore atteso di queste ultime è molto alto, alla fine per Canaccord la proposta sarà destinata a un nulla di fatto.
Rio Tinto: quanto pesa l'esposizione alla Russia?
Rio Tinto attualmente è la seconda compagnia mineraria al mondo per capitalizzazione e la maggior parte dei suoi guadagni deriva dal minerale di ferro. Adesso l'azienda ha deciso di puntare sul rame, in scia alla grande richiesta che vi è in questo periodo storico. Ciò arriva dopo che alcuni progetti sui minerali sono saltati ultimamente.
Ad esempio uno sul rame in Arizona che potrebbe soddisfare il 25% della domanda statunitense è in stand-by, mentre un grande progetto sul litio in Serbia ha incontrato la resistenza degli ambientalisti che hanno fatto pressione sulle Autorità locali affinché revocassero i permessi.
Inoltre, la proposta non vincolante sopraggiunge un mese e mezzo dopo che Rio Tinto ha negoziato per iniziare un'esplorazione nelle cavità di Oyu Tolgoi, dopo aver annullato una quota di 2,4 miliardi di dollari di prestiti e interessi dovuti dalla Mongolia per finanziare la quota dei costi di sviluppo.
Acquisendo Torquoise Hill, Rio Tinto aumenterebbe l'esposizione in un terreno che in questo momento si trova in mezzo a tensioni geopolitiche crescenti, perché la Mongolia è stretta tra la Russia e la Cina. La scorsa settimana la compagnia mineraria ha comunicato che tutti i rapporti commerciali con le imprese russe sarebbe stati interrotti con la guerra Russia-Ucraina, il che comporterebbe problemi di fornitura per Oyu Tolgoi, a cui arrivano diversi prodotti da Mosca.