Come si suol dire, una rondine non fa primavera. Le quotazioni del principale indice americano tornano a scambiare in area 3.700 punti, posizionandosi nuovamente sopra al supporto dei 3.600 punti. Secondo alcuni analisti, lo S&P 500 potrebbe però tornare a scendere.
Da un punto di vista grafico, dopo aver trovato nuovi minimi in area 3.570 punti, i prezzi hanno recuperato prodigiosamente il supporto creatosi il 29 settembre. Questo recupero può essere considerato come la creazione di un doppio minimo, pertanto potremmo avere ulteriori rialzi nel prossimo periodo. Per consacrare il cambio di tendenza è però necessario che i corsi registrino un nuovo massimo al di sopra dei 3.800 punti. Solamente la rottura di quest’ultimo livello farebbe cambiare struttura al grafico.
Oltre l’aspetto tecnico, non bisogna dimenticarsi che l’attenzione deve essere rivolta alla situazione macroeconomica: in particolare alle imminenti elezioni di metà mandato. L’attuale euforia potrebbe essere compromessa in poche candele.
Aspettiamo le giuste conferme
Nello scenario in cui la debolezza dovesse prevalere e i prezzi del S&P 500 non dovessero superare i massimi di 3.800 punti, potremmo avere nuovi ribassi con la creazione di nuovi minimi.
Al contrario, per assistere ad un miglioramento dell’impostazione grafica, si dovrebbe aspettare un consolidamento dei prezzi sopra l’area resistenziale dei 3.800 punti. Se questo dovesse avvenire, si aprirebbero scenari per un apprezzamento verso la successiva resistenza in zona 4.000 punti.
Come possiamo operare sull’indice S&P500?
Come già rilevato, i prezzi sono in una fase d’incertezza e il livello individuato sul timeframe giornaliero scandisce bene i confini di tale movimento. Le posizioni short al momento sono rischiose, l’euforia presente sul mercato potrebbe indirizzare i corsi violentemente a rialzo facendo registrare al nostro portafoglio gravi perdite. Per valutare le operazioni di vendita bisogna attendere la reazione dei prezzi in area 3.800 punti.
Lo scenario rialzista ha qualche vantaggio in più, ma comunque non trova zone supportive importanti fino ai 3.600 punti. Ciò richiede un livello di stop loss molto ampio. Nel caso fossimo positivi sul principale indice americano, potremmo effetturare degli acquisti di medio termine posizionandoci a mercato con la chiusura dell’ordine in perdita posto sotto il livello minimo toccato il 12 ottobre.