Cathie Wood ha alleggerito il portafoglio di azioni tech cinesi. In un webinar con gli investitori tenuto nella giornata di ieri, la stock picker di Wall Street ha fatto sapere che uno dei suoi principale fondi d'investimento, l'ETF Ark Innovation, ha deciso di ridurre il peso della Cina a meno dell'1%. Una mossa molto significativa, se si pensa che a febbraio la presenza dei titoli cinesi si aggirava intorno all'8% del totale.
L'altro fondo di impronta tecnologica, l'ETF Ark Next Generation Internet invece ha abbassato la presenza del Dragone al 5,4% del portafoglio, che è il livello più basso dal 2014. Invariata la situazione per quanto riguarda invece l'ETF Fintech, con le azioni cinesi che costituiscono una quota del 18% sul totale.
Tech cinesi: ecco perché Cathie Wood ha venduto le azioni
Cosa abbia determinato questa presa di posizione dei fondi Ark su Pechino è stato spiegato da Cathie Wood ieri al webinar in risposta alle domande degli investitori. La 65enne californiana ha affermato che i titoli delle grandi aziende tecnologiche cinesi hanno perso di valore negli ultimi tempi e ancora per un po' le valutazioni rimarranno basse.
In particolare, la riduzione di peso nei fondi Ark è stata determinata dalla vendita di quote in società di punta come Tencent. L'esposizione verso il colosso cinese è scesa fino allo 0,5% per quanto riguarda l'ETF Ark Innovation, ossia al punto più basso da settembre 2020. L'ETF Ark Next Generation Internet ha ridotto la quota allo 0,8%, ovvero al livello più basso dal 2014.
Negli ultimi giorni la Cina ha allentato le preoccupazioni riguardo la regolamentazione con l'approvazione da parte dell'Antitrust cinese dell'acquisizione di Tencent dello sviluppatore di motori di ricerca Sogou, ma tutto il comparto tecnologico rimane comunque sotto pressione. Uno degli analisti del fondo Ark Innovation, Yulong Cui, ha dichiarato che in un orizzonte temporale di 5 anni, l'ETF non ha cambiato le prospettive e i target price sui tech cinesi. Questo perché le modifiche normative del Dragone non hanno avuto un grande impatto sui fondamentali delle aziende interessate.
Tech cinesi: gli investitori sono in fuga dai titoli?
Tuttavia, è innegabile che l'escalation dei rapporti tra l'Authority cinese e le aziende tecnologiche che sono quotate all'estero abbia influito sulle decisioni di Cathie Wood. Probabilmente le pressioni su Didi Chuxing hanno segnato un punto di svolta che ha avuto ripercussioni a livello generico, sia riguardo le scelte delle altre aziende tecnologiche cinesi di diventare pubbliche, sia in merito alle decisioni degli investitori di puntare sui titoli cinesi.
Occorre dire per l'esattezza che l'indice che racchiude le società Internet della Cina si è ripreso negli ultimi giorni, ma da metà febbraio ha lasciato sul mercato oltre 1.000 miliardi di dollari. Dall'inizio dell'anno l'Hang Seng Tech ha perso intorno al 9%, mentre ad esempio l'MSCI Asia Pacific Information Technology ha guadagnato circa il 6%.
Questo la dice lunga sull'influenza che ha la presenza ingombrante del Regolatore sulle società tecnologiche dell'ex Impero Celeste. Sebastian Gray, strategist senior di Nordea Investment Funds SA, ritiene possibile che il fondo Ark possa riposizionarsi nuovamente sui titoli tech, alla luce del fatto che il controllo normativo durerà nei prossimi anni, ma sta leggermente calando.