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Snam ha siglato un’intesa con Rina per lo sviluppo dell’idrogeno come vettore di energia sostenibile;
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secondo un recente studio, entro il 2050, l’idrogeno rappresenterà il 23% della fonte di energia necessaria per il fabbisogno dell’Italia;
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Snam continua in modo deciso nel processo di decarbonizzazione intrapreso già da qualche anno.
Snam e Rina, società che fornisce un ampio ventaglio di servizi legati a energia, certificazione, trasporti e infrastrutture, hanno firmato un accordo per favorire ancora di più la diffusione dell’idrogeno come fonte di energia green. Snam è già avviata nello sviluppo dell’idrogeno, infatti un anno fa ha lanciato un test nella provincia di Salerno rifornendo per un mese due aziende della zona, con una miscela al 5% di idrogeno. L’esperimento è andato molto bene e l’azienda si è riproposta di allargare l’iniziativa anche alle abitazioni delle famiglie, in modo da raggiungere i propri obiettivi di decarbonizzazione delle fonti di energia per la tutela dell’ambiente.
Secondo recenti studi, entro il 2050, il 23% del fabbisogno nazionale di energia potrebbe essere soddisfatto dall’idrogeno, il che comporterà innumerevoli benefici per il pianeta. Rina vanta un’ottima esperienza nell’utilizzo dell’idrogeno, in particolar modo nella valutazione delle prestazioni dei materiali in presenza di questo gas. Uno dei principali obiettivi dell’accordo è rappresentato dallo studio delle reazioni dei bruciatori industriali con l’idrogeno , ma anche dall’analisi su altre strutture di processi quali la produzione, l’immagazzinamento e la distribuzione dell’idrogeno.
Entrambe le società sono concordi nell’affermare che l’idrogeno è una delle fonti di energia rinnovabile migliore, attualmente a disposizione, per ridurre l’impatto negativo dell’anidride carbonica sul clima. Marco Alvera, Amministratore delegato di Snam, si è detto molto soddisfatto dell’accordo con Rina che rappresenta un ulteriore passo avanti verso l’utilizzo sempre più massiccio di energia pulita, ed è anche un’ottima occasione per lo sviluppo economico del paese.
Azioni Snam: i livelli operativi per le strategie di trading
Sull’orizzonte temporale giornaliero, le azioni Snam quotate in Borsa Italiana dopo aver intrapreso una salita per tutto il primo semestre del 2019 hanno iniziato a sviluppare una fase laterale compresa tra area 4,52 euro e 4,73 euro durata fino alla fine dello scorso anno. La resistenza del canale laterale è stata quindi rotta al rialzo, con un buon incremento dei volumi, con il conseguente raggiungimento del massimo degli ultimi quattro anni a quota 5,107 euro. Dalla seconda metà di febbraio anche Snam è stata travolta dal crollo dei listini di Borsa dovuto all’espandersi della pandemia da Coronavirus, perdendo oltre il 35% del proprio valore dai massimi del 2020. Dal minimo raggiunto in area 3,2755 euro, il titolo ha iniziato un rimbalzo convinto con ottimi volumi, che si è arrestato in prossimità della candela che ha determinato il profondo gap down del 9 marzo. Da un punto di vista operativo, i livelli di trading long e short ricavati dall'analisi del grafico con time frame daily sono:
Long
Ingresso: breakout area 4,2655 EUR
Stop loss: al di sotto del minimo relativo precedente
1° Target: area 4,4685 EUR 2° target: area 4,8355 EUR.
Short
Ingresso: breakout area 3,5950 EUR
Stop loss: appena al di sopra del massimo relativo precedente
1° Target: area 3,2755 EUR 2° target: trailing profit.