L'inflazione tedesca, sui massimi degli ultimi 70 anni al 10%, indebolisce ulteriormente i principali mercati azionari del Vecchio Continente che si avviano a chiudere la seduta in generale e forte ribasso. In questo rinnovato clima di sell-off il Ftse Mib scende sotto i minimi di luglio 2022 posti in area 20.450-20.500 punti e apre le porte per un test sulla soglia dei 20.000 punti. Fondamentale sarà nel caso la tenuta di questi sostegni per evitare ulteriori target al ribasso.
Tra i titoli che a Piazza Affari cercano di porre un argine alle vendite troviamo Saras, che dovrebbe ricevere 5,2 miliardi di euro dalla Commissione europea. Andiamo a vedere nei dettagli i motivi di questo finanziamento.
Saras: con Enel Green Power beneficiaria di fondi UE su progetto green
SardHy Green Hydrogen, società nata nel 2021 insieme ad Enel Green Power ed il cui obiettivo è lo sviluppo dell'idrogeno in Sardegna, è tra le quattro società italiane che potranno beneficiare di alcuni finanziamenti in arrivo dalla Commissione Europea nell'ambito di progetti rivolti alla transizione energetica. Nello specifico si tratta di sovvenzioni per 5,2 miliardi di euro, nell'ambito dell'iniziativa IPCEI Hy2Use per lo sviluppo e la decarbonizzazione dei processi produttivi di alcune filiere industriali grazie allo sviluppo dell'idrogeno verde.
Il progetto messo in campo dalle due società italiane vede l'installazione di un elettrolizzatore da 20MW nel sito industriale di Sarroch. L'impianto che verrà alimentato da Enel Green Power andrà a produrre l'idrogeno per la raffineria di Saras, con l'obiettivo di diminuire le emissioni di gas serra nei processi di raffinazione.
Saras: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come sta rispondendo l'azione dopo queste notizie. La nuova e forte fase correttiva innescatasi sul titolo Saras, anche in scia al calo dei margini di raffinazione, ha spinto nelle ultime sedute i prezzi a rompere i vari supporti trovati sul suo cammino. Ad aver indebolito ulteriormente il quadro grafico è stata la figura di doppio massimo che si è realizzata il 14 e 15 settembre di questo mese con la rottura dei supporti situati in area 1,05 euro. L'ampiezza di questa figura, che aveva i massimi posti sugli 1,375 euro, vedrebbe un target finale del movimento situati nei pressi degli 0,7 euro.
Al contrario segnali di ripresa si avrebbero solo con il ritorno delle quotazioni oltre la soglia dell'euro. Sopra questi livelli sono possibili allunghi in direzione degli 1,05 euro e a seguire degli 1,15 euro. L'eventuale break-out di queste resistenze aprirebbe la strada ad ulteriori acquisti fin verso gli 1,25 euro.
Eventuali rimbalzi che dovessero mantenersi sotto la soglia dell'euro, verrebbero al contrario letti come possibili nuove occasioni per aprire posizioni ribassiste.
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