Il mercato del legno attraversa una fase estremamente positiva. I prezzi della materia prima si sono impennati in maniera impressionante negli ultimi tempi: i futures in scadenza ieri nel mercato delle materie prime di Chicago hanno terminato le contrattazioni a 1.575,60 dollari, ovvero più di 4 volte rispetto al prezzo che si era soliti vedere in questo periodo dell'anno.
Nel mese di aprile per ben 9 volte la seduta è terminata ai massimi di giornata. Vi è una richiesta del materiale insolita, che si abbina con una ripresa economica solamente all'inizio e che lascia presagire che ancora il rally del legname ha parecchia strada da fare.
Rally del legno: la FED come alleata
Perché questo boom del legno? Una delle ragioni è sicuramente il grande risveglio del mercato immobiliare. Sebbene la costruzione di case non sia ancora ai livelli del 2006, sicuramente si è tornati quantomeno come prima della pandemia. Una grossa mano l'ha data la Federal Reserve che, con la politica dei tassi a zero, ha favorito la concessione di mutui per acquistare le case, rivitalizzando così tutto il settore.
L'aumento dei prezzi delle case ha innescato un circolo virtuoso, in quanto i proprietari di appartamenti esistenti che hanno acceso un mutuo hanno potuto rifinanziare il prestito già poco costoso e intascare la differenza in contanti. E il motore del mercato del legno è difficile che venga spento fino a quando la crescita dei prezzi non incide minimamente sulla domanda, come sta avvenendo in questo momento.
Alcuni costruttori hanno riferito che l'incremento del costo della materia prima è stato compensato semplicemente dall'aumento del prezzo delle abitazioni senza che ci fosse il minimo rallentamento delle vendite. In altri termini il costo è stato trasferito sugli inquilini.
Questo mercato ovviamente è fiorente fin quando si è nelle condizioni di poter onorare gli impegni, ovvero tutto dovrà essere rapportato allo sviluppo e al benessere economico. Altrimenti il rischio bolla è sempre dietro l'angolo, come del resto è avvenuto in passato. Per questa ragione la Banca centrale americana verosimilmente monitorerà la situazione con attenzione, intervenendo qualora ritenga che ci sono condizioni di surriscaldamento.
Rally del legno: quali società quotate traggono vantaggio
I produttori di legname naturalmente sono coloro che più di altri stanno approfittando dell'aumento dei prezzi del legno, come dimostrano i guadagni record di alcuni nel primo trimestre del 2021. Tra questi segnaliamo due società che sono cresciute in Borsa a ritmo impressionante nell'ultimo anno.
La prima è Weyerhaeuser Company, società americana di legname che possiede quasi 12,4 milioni di acri di boschi negli Stati Uniti e ne gestisce altri 14 milioni in Canada. Le azioni quotate a Wall Street hanno triplicato il loro valore dai minimi di marzo 2020, quando eravamo in piena crisi pandemica. La compagnia capitalizza quasi 30 miliardi di dollari e distribuisce un dividendo di 68 centesimi per azione, che rende ai prezzi attuali circa l'1,75%.
La seconda è Canfor Corporation, società canadese di prodotti forestali, che nella Borsa di Toronto è cresciuta di 5 volte dai minimi pandemici della primavera dello scorso anno. Oggi la società ha raggiunto una capitalizzazione che sfiora i 4 miliardi di dollari e non distribuisce dividendi.