L'eccellenza italiana della moda di lusso Ermenegildo Zegna oggi sbarcherà nella Borsa di New York, dopo la fusione con una SPAC per un valore di 3,1 miliardi di dollari. La società di acquisizione per scopi speciali è rappresentata da Investindustrial Acquisition Corp, gruppo europeo di private equity. Il 15 dicembre gli azionisti di Investindustrial si sono riuniti in Assemblea straordinaria e hanno deliberato a favore dell'operazione con il 97% dei voti.
Ermenegildo Zegna: i dettagli sulla quotazione in Borsa
Zegna sarà la prima azienda di moda italiana a varcare i cancelli di Wall Street e lo fa attraverso una quotazione che genererà 761 milioni di dollari di ricavi lordi. Questi deriveranno da 169 milioni di cash della SPAC, un PIPE da 250 milioni di dollari, 125 milioni dell'importo aggiuntivo backstop PIPE che era stata annunciato in precedenza e 217 milioni dal contratto di acquisto a termine dello sponsor di Investindustrial, Strategic Holging Group.
I fondi potranno essere utilizzati per altre acquisizioni e comunque saranno impiegati nella crescita dell'azienda e del marchio di cui Zegna ha il controllo, ossia Thom Browne. Quest'ultima è stata acquisita nel 2018 per 500 milioni di dollari e da allora si è specializzata nell'abbigliamento per donne e bambini. Alla fine dell'operazione la famiglia Zegna avrà una quota del 66% della business combination, con una capitalizzazione della società di 2,4 miliardi di dollari.
Ermenegildo Zegna: una quotazione inevitabile?
Ermenegildo Zegna in passato aveva affermato di non volersi quotare in Borsa, ma la pandemia ha cambiato le carte in tavola. Molti conglomerati della moda hanno scelto la strada del consolidamento ed è diventato più difficile competere a certi livelli. L'anno scorso infatti le vendite del gruppo sono state di 1 miliardo di euro, il 23% in meno rispetto all'anno pre-pandemico.
Allo stesso modo il risultato netto di bilancio è passato da un utile di 38 milioni di euro a una perdita di 45 milioni di euro. Per il 2021 il management ha previsto un ritorno quasi ai livelli del 2019, grazie alla ripresa della domanda con la riapertura delle attività.
L'Amministratore Delegato Gildo Zegna ha esposto come punto chiave per la strategia aziendale la possibilità di acquisire fornitori per allentare i colli di bottiglia derivanti dalle catene di approvvigionamento. Dopodiché l'impresa si concentrerà sulla sua attività di abbigliamento maschile, proseguendo la strada intrapresa negli ultimi anni con il passaggio all'abbigliamento di lusso per il tempo libero, dal momento che i luoghi di lavoro sono diventati più alla mano nel modo di vestirsi.
Andrea Bonomi, fondatore di Investindustrial e Presidente dell’Industrial Advisory Board, si è detto entusiasta del feedback incoraggiante ricevuto da parte di tutta la comunità finanziaria per l'operazione che è stata messa in piedi, sia riguardo il capitale raccolto per supportare la transazione che in merito all'accorata partecipazione da parte di importanti investitori istituzionali. Bonomi si è detto convinto che la partnership sosterrà il gruppo Zegna nella continuazione della sua storia unica di crescita, di artigianato, di patrimonio e sostenibilità.