Il dato boom arrivato dall'occupazione statunitense oltre le attese degli analisti, dovrebbe spingere la Fed ad essere ancora aggressiva in tema di tassi di interesse, torna ad indebolire i mercati azionari con quelli europei che si avviano a chiudere sotto la parità. Il FTSE Mib cerca di mantenersi sopra i 22.500 punti, per non perdere la view rialzista delle ultime settimane e che potrebbe spingere i prezzi verso i 22.800-22.850 punti. Per quanto riguarda il nostro Portafoglio Long e Short entra in watchist il titolo Banco Popolare di Sondrio: andiamo a vedere quali sono i motivi che ci hanno spinto a metterlo sotto osservazione.
Banco Popolare di Sondrio: i dati del 1° semestre 2022
Banco Popolare di Sondrio chiude i primi 6 mesi dell'anno con un utile netto che scende a 105,1 milioni di euro dai 136,7 milioni dal medesimo periodo del 2021. In questo periodo si registra una crescita a doppia cifra del margine di interesse, che passa dai 252 milioni di 12 mesi fa agli attuali 320,3 milioni di euro. Le commissioni nette risultano in crescita di quasi l'8%, a 184,5 milioni di euro. In discesa la raccolta netta da clientela a 38,2 miliardi di euro dai 39,3 miliardi di euro di fine 2021.
Le nuove erogazioni di prestiti a famiglie ed imprese si portano dai 2,5 miliardi di euro del primo semestre 2021 agli attuali 3,1 miliardi di euro. Per quanto riguarda i crediti deteriorati si assiste ad una forte riduzione di oltre il 25%, a 761 milioni di euro. In questo contesto il CET 1 Ratio si porta al 15,2% mentre il Total Capital Ratio è al 17,9%.
Azioni Banco Popolare di Sondrio: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo a vedere come regisce l'azione dopo questi dati. Giornata positiva quella odierna sul titolo Banco Popolare di Sondrio, con le quotazioni che si stanno confermando oltre la trendline ribassista che parte dai top della seconda parte di giugno. La rottura di questi livelli dovrebbe far proseguire quel trend ascendente partito a luglio 2022 e che potrebbe ora spingere le quotazioni verso i 3,50 euro. Nel caso in cui queste ultime aree dovessero essere violate, aumenterebbero le possibilità di una continuazione dell'attuale movimento verso i 3,70-3,75 euro.
Al contrario, ritorni sotto i 3,30 euro tornerebbero ad indebolire le quotazioni, che a quel punto potrebbero dirigersi verso i minimi di luglio vicino alla soglia dei 3 euro. Nel caso in cui questa view dovesse materializzarsi, sarebbe importante la tenuta dei supporti per evitare un ritorno dell'azione verso i minimi di marzo 2022 nei pressi dei 2,70 euro.
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