Dopo una partenzaa all'insegna della debolezza, allungano il passo i principali mercati azionari del Vecchio Continente che, grazie agli acquisti presenti sul settore bancario, si avviano a chiudere in generale territorio positivo. In questo contesto il FTSE Mib, che guarda sempre alla crisi del Governo Draghi, si porta oltre i 21.250 punti e guarda i prossimi target rialzisti situati nei pressi dei 21.500 punti. Oltre questi livelli si aprirebbero le porte per un test sui massimi di luglio posizionati in area 21.800 punti.
Tra i titoli che si stanno mettendo in luce a Piazza Affari troviamo Piquadro che ha comunicato i dati riguardanti il fatturato del primo trimestre 2022-2023. Andiamo a vederlo nello specifico.
Piquadro: fatturato preliminare 1° trimestre fiscale a 32 milioni di euro
Piquadro ha comunicato i dati riguardanti il fatturato dei primi 3 mesi dell'esercizio 2022-2023 chiuso al 30 di giugno, passato dai 21,8 milioni di euro registrati nello stesso periodo di 12 mesi fa, agli attuali 32 milioni di euro. Nel dettaglio il marchio Piquadro segna un incremento del 36% attestandosi a 11,8 milioni di euro, mentre il marchio The Bridge vede un aumento di oltre il 52% a 5,6 milioni di euro. Le vendite realizzate dalla Maison Lancelqueste passano dai 6,6 milioni di euro del primo trimestre 2021-2022 ai 14,6 milioni di euro attuali. Per quanto riguarda le aree geografiche il marchio riscuote successo sia in Italia, con un incremento del fatturato del 38,3%, ma soprattutto in Europa dove le vendite sono in crescita di quasi il 60%.
Azioni Piquadro: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere l'impostazione grafica del titolo. Il recupero innescatosi a fine giugno sembrerebbe avere tutte le carte in regola, anche in scia agli indicatori impostati al rialzo, di spingere le azioni Piquadro in direzione delle resistenze e top del 2022 posti in area 2,08 euro. Nel caso in cui queste aree resistenziali dovessero essere lasciate alle spalle, i corsi aprirebbero le porte ad ulteriori allunghi in direzione dei top del 2021 posti nei pressi dei 2,30 euro.
Al contrario un segnale di debolezza si avrebbe con discese sotto gli 1,85 euro. Sotto questi sostegni le quotazioni potrebbe accelerare al ribasso con primi target situati sugli 1,77-1,78 euro e, successivamente, verso gli 1,60 euro. Fondamentale sarà la tenuta di quest'ultimi sostegni per evitare un ritorno del titolo sui minimi di marzo 2022 sulla soglia degli 1,50 euro.
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