Quinto aumento di capitale in poco più di dieci anni per Banca MPS. Ieri l’assemblea dell’istituto senese con il 99,63% del capitale votante ha approvato il nuovo intervento di ricapitalizzazione da 2,5 miliardi di euro.
Tenendo presente che all'assise sono intervenuti 23 soggetti in proprio e 131 per delega, pari al 65,2% del capitale, ed alla luce del fatto che il Ministero dell’Economia detiene il 64,3%, questo significa che gli azionisti presenti rappresentavano solo l’1%.
Aumento di capitale MPS: i dettagli dell’operazione
Dopo aver incassato i via libera della Banca Centrale Europea alla proroga per la permanenza del Ministero dell’Economia nel capitale (2 agosto) ed all’operazione di rafforzamento patrimoniale (2 settembre), ieri l’Assemblea della banca si è espressa a favore dell’operazione.
L’aumento di capitale dell'istituto di Rocca Salimbeni riguarderà un nominale di 2,5 miliardi di euro e le azioni saranno offerte in opzione. I dettagli dell’operazione saranno comunicati in un secondo momento.
“Le condizioni dell'aumento e quindi le grandezze connesse verranno comunicate al mercato in un momento prossimo all'avvio dell'operazione e certamente non oggi”, ha detto l’Amministratore Delegato del Monte, Luigi Lovaglio. Per quanto riguarda le tempistiche, il banchiere ha annunciato che l’operazione vedrà la luce nel giro di qualche settimana: “partiremo in ottobre, puntiamo a farlo in un'unica soluzione”.
Lovaglio: Vogliamo azionisti stabili
Alla luce della quota detenuta, il Tesoro dovrà sborsare 1,6 miliardi mentre i restanti 900 milioni saranno da reperire sul mercato. A questo proposito negli ultimi giorni sono stati fatti i nomi di Anima e della compagnia assicurativa francese AXA.
"Guardiamo ovviamente con interesse alle opzioni relative all'ingresso di investitori Istituzionali, inclusi tutti i partner industriali, nell'ottica di dare stabilità all'azionariato della banca".
Come saranno utilizzati i proventi dell’aumento di capitale
La tempistica dell’operazione è per forza di cose ravvicinata poiché si tratta di risorse, ha detto Lovaglio, “necessarie per garantire una adeguata patrimonializzazione della banca, consentendole di rispettare i requisiti fissati dalle varie autorità non solo domani ma anche in ottica prospettica perché vogliamo concentrarci sui clienti una volta messa a posto la casa”.
Per quanto riguarda la destinazione dei fondi che saranno raccolti tramite l’aumento di capitale, il manager ha fatto sapere che “più di un terzo dei fondi” (quindi circa un miliardo, ndr) serviranno a finanziare le uscite volontarie.
Si tratta di un’operazione che garantirà minori costi per 270 milioni e che permetterà alla banca di registrare un risultato operativo “in un'area confortevole al pari di altri competitor”.
Gli altri aumenti di capitale della banca
Nel 2011 l’Assemblea di MPS aveva approvato una ricapitalizzazione da 2,2 miliardi, tre anni dopo sono stati immessi fondi freschi per 5 miliardi, l’anno dopo 3 miliardi e nel 2017 si è avuto un intervento monstre da 8,1 miliardi.
Aumenti di Capitale MPS
Inutile dire che ogni operazione è da sempre stata presentata come quella risolutiva.
MPS: utile di 96 milioni nei primi sei mesi
Dall’Assemblea di ieri è inoltre arrivato l’ok al raggruppamento delle azioni ordinarie nel rapporto di una nuova azione ordinaria ogni 100 azioni esistenti.
Il primo semestre, come emerso dalla relazione finanziaria al 30 giugno, si è chiuso con un utile di periodo di 96,96 milioni di euro, che l’Assemblea ha deciso di destinare alla
copertura della perdita complessiva.
Inoltre, sempre a a copertura delle perdite pregresse, è stata necessaria la riduzione del capitale sociale per perdite ai sensi dell’articolo 2446 del Codice civile.