Stasera a mercati chiusi Microsoft rilascerà i dati relativi al primo trimestre del 2022 e analisti e investitori saranno alla ricerca di notizie utili che possano confermare o smentire la straordinaria crescita dell'ultimo trimestre. Sotto osservazione vi è la domanda per i servizi cloud e software, che durante la pandemia è esplosa in quanto le aziende di tutto il mondo hanno adoperato una quantità maggiore di strumenti digitali per agevolare il lavoro a distanza.
Nei primi 3 mesi chiusosi a marzo, il colosso informatico dovrebbe registrare un fatturato di circa 49 miliardi di dollari, in crescita del 18% rispetto al 2022. Mentre l'utile netto dovrebbe aumentare del 6,2% a 16 miliardi di dollari. Questo potrebbe dare una spinta alle azioni che quest'anno hanno perso circa il 15% del loro valore, in linea con i cali che si sono visti nel NASDAQ Composite.
Comunque alla fine della chiamata agli utili del trimestre precedente, il CFO Amy Hood aveva fornito una guida per i 3 principali segmenti di business aziendali relativamente al primo quarto del corrente anno. Riguardo il settore Produttività e Processi aziendali, che include le applicazioni come Office, erano stati previsti ricavi in una fascia compresa tra 15,6 e 15,85 miliardi di dollari, con il consensus che si colloca a 15,75 miliardi di dollari.
Per il segmento Intelligent Cloud, che comprende il cloud Azure, sono state previste entrate tra 18,75 e 19 miliardi di dollari, mentre gli analisti ne stimano 18,89 miliardi. Infine, per quanto concerne il reparto More Personal Computing, relativo a Windows, Surface e Xbox, le stime sono state tra 14,15 e 14,45 miliardi di dollari, con Wall Street che pronostica 14,3 miliardi di dollari. Hood però ha sottolineato che alcuni eventi sfavorevoli come quello valutario potrebbero impattare sui ricavi nell'ordine di un 2%.
Microsoft: un problema di regolamentazione
L'infrastruttura cloud oggi rappresenta per Microsoft un punto di forza su cui costruire gran parte del proprio business. In questo momento, la società guidata da Satya Nadella è ancora dietro Amazon come fornitore per quota di mercato. Infatti, il gigante di Redmond occupa circa il 20% del mercato, mentre Amazon Web Service detiene una quota doppia. Tuttavia, Microsoft è in continua crescita e guadagna sempre più posizione, puntando sul suo cloud Azure.
Dan Morgan, senior portfolio manager di Synovus Trust, ritiene che lo spazio software sia vivo e vegeto, come hanno dimostrato i numeri impressionanti di IBM della scorsa settimana. Quindi Microsoft potrebbe dare una conferma.
Il tentativo di Microsoft di allargarsi in Europa ha determinato una reazione aspra da parte della concorrenza, che si è rivolta alle Autorità antitrust per comportamenti scorretti che lederebbero la concorrenza. Questo si inserisce in un contesto in cui ogni passo dovrà essere misurato con la supervisione regolamentare.
Anche la più grande acquisizione di sempre, ossia quella da
70 miliardi di dollari del leader del gaming, Activision Blizzard, non potrà dirsi conclusa se prima non vi sarà il disco verde dalle Authority. Qualora alla fine tutto andasse per il verso giusto, Microsoft rafforzerebbe il suo business in un settore che nel 2021 ha già
generato quasi il 10% del suo fatturato.
L'accordo comunque non ha intaccato più di tanto le casse aziendali, che ancora dispongono di una liquidità che si aggira intorno ai 130 miliardi di dollari, con ulteriori 200 miliardi di dollari previsti nei prossimi 3 anni. Ciò significa che l'azienda sarebbe pronta per altre acquisizioni e questo sicuramente è un messaggio che gli investitori dovranno tenere ben presente.
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