Le azioni di Meta Platforms balzano in Borsa (+18,34%) nell'after hours di Wall Street a seguito della pubblicazione della trimestrale dell'azienda. Eppure la società madre di Facebook ha registrato la crescita dei ricavi più lenta da quando si è quotata in Borsa.
Ciò che ha favorevolmente colpito gli investitori è stata la capacità dei profitti di resistere oltre il previsto a tutta una serie di venti contrari che stanno colpendo il gigante social, a partire dalle ricadute della guerra Russia-Ucraina. L'aumento della concorrenza e le modifiche attuate da Apple riguardo la policy sulla privacy hanno fatto il resto, pesando nel complesso sui risultati, ma non per quanto si temeva.
Mark Zuckerberg quest'anno aveva avvertito che la
crescita di rivali come TikTok avrebbe rappresentato un freno al business di Facebook e ciò si è riflesso nell'ultima disastrosa trimestrale, a seguito della quale sono stati spazzati via 220 miliardi di capitalizzazione di mercato, con il più grande crollo delle azioni dal 2012. Dall'inizio di quest'anno il titolo Meta ha praticamente dimezzato il suo valore.
Tenere il passo di TikTok è un compito estremamente arduo per l'azienda, perché l'app di proprietà di ByteDance ha ormai conquistato un intero segmento generazionale. Su Instagram i video in formato breve rappresentano il 20% del tempo trascorso, ma su TikTok sono il 100%. Molti inserzionisti hanno tagliato il budget, anche e soprattutto per effetto dell'inflazione elevata, esacerbata dal conflitto nell'Est Europa.
Meta Platforms: i numeri della trimestrale
Entrando nel dettaglio dei risultati del primo trimestre 2022, si può evincere che la società ha prodotto entrate per 27,9 miliardi di dollari, in aumento del 7% rispetto allo stesso periodo del 2021. Questo è il ritmo di espansione più lento nei 10 anni di storia di Facebook come società per azioni. Un anno fa in questo momento, l'azienda stava crescendo di circa il 50%, grazie al grande boom post-pandemia dell’economia globale.
Le entrate pubblicitarie rappresentano quasi tutto il fatturato generato dall'azienda e si collocano a 26,9 miliardi di dollari, mentre gli analisti si aspettavano 27,6 miliardi di dollari. Meta ha riferito che il numero di impressioni degli annunci nelle sue app è cresciuto del 15% in confronto a un anno fa, mentre si è visto un calo dell'8% per quanto riguarda il prezzo addebitato per annuncio.
L'utile trimestrale è stato di 7,5 miliardi di dollari, in flessione del 21% su base annua, ma al di sopra di quanto si attendeva il consensus a 7,1 miliardi di dollari. Interessante è la componente che fa riferimento al segmento Reality Labs, comprendente il
metaverso e la realtà virtuale. Lì la perdita netta è stata di 3 miliardi di dollari su ricavi di 695 milioni di dollari.
Al riguardo Mark Zuckerberg ha affermato che, con gli attuali livelli di crescita del business, i progetti pluriennali che comprendono il metaverso e l'intelligenza artificiali sarebbero stati frenati. Tuttavia, il CEO aziendale sottolinea che tali investimenti siano estremamente importanti per il successo e la crescita nel tempo dell'azienda, quindi bisogna portarli a termine.
In merito alle app aziendali, tipo Instagram e WhatsApp, si è registrato un aumento degli utenti attivi del 6% rispetto al 2021, raggiungendo una cifra di 2,87 miliardi di unità giornaliere. In questo si inserisce la crescita di Reels, l'imitatore di TikTok che la società ha recentemente aggiunto su Instagram. Sheryl Sandberg, Chief Operating Officer di Meta, ha affermato che la società vede un forte potenziale nell'implementazione di un modello pubblicitario per Reels, con il coinvolgimento di un numero sempre maggiore di consumatori nei prossimi anni.
Meta Platforms: la guidance
Meta ha tracciato aspettative negative riguardo la tendenza nel trimestre in corso, per via dell'impatto della guerra Russia-Ucraina. Per questo, prevede entrate nel secondo quarto comprese in una fascia 28-30 miliardi di dollari, mentre Wall Street sperava che si potesse superare la soglia più alta. La società ha anche ridotto le prospettive sulle spese quest'anno, portandole in un intervallo di 87-92 miliardi, mentre in precedenza la banda era compresa tra 90 e 95 miliardi.