Dopo la debolezza di ieri recuperano terreno i principali mercati azionari del Vecchio Continente, che si avviano a chiudere la seduta in generale territorio positivo. In questo contesto il FTSE Mib, dopo aver tenuto i 24.500 punti, cerca di spingersi in direzione delle forti resistenze posizionate sulla soglia dei 25.000 punti.
Come abbiamo ribadito più volte una conferma oltre tali livelli dovrebbe andare a rafforzare il principale indice di Borsa Italiana con possibili allunghi in direzione dei 25.500 punti. Tra i titoli che a Milano rimangono sotto osservazione troviamo Leonardo, che nelle ultime ore ha ricevuto una nuova commessa. Andiamo a vedere di cosa si tratta.
Leonardo: nuova commessa da 29 milioni di dollari in USA
Non si arrestano le buone notizie su Leonardo, che nelle ultime ore ha ricevuto una commessa da 29 milioni di dollari da parte del Dipartimento della Difesa statunitense. Il contratto riguarderebbe la fornitura di elicotteri AW119Kx, che rientrano nell'ambito dei programmi FMS per Israele, che già in passato ha firmato accordi nel settore militare con la società italiana.
L'elicottero in oggetto rappresenta al momento il top nel settore, grazie all'utlizzo sia per compiti di addestramento che per ruoli operativi: questo è confermato dalla scelta fatta da molti Paesi di indirizzarsi su questo velivolo non solo per la sicurezza nazionale, ma anche per l'ordine pubblico.
Oltre a questo, Morgan Stanley ha alzato il rating ad "overweight", con il target che passa dai 6,65 euro a 11,80 euro. Per gli analisti, la società scambia a sconto del 30-40% rispetto ai competitors. Vediamo ora cosa ci suggerisce lo studio del grafico nel medio e breve periodo.
Azioni Leonardo: analisi tecnica e strategie operative
Il trend rialzista iniziato con lo scoppio del conflitto militare in Ucraina non da segnali di stanchezza e sembrerebbe voler spingere le azioni Leonardo in direzione di target più ambiziosi. In questo contesto eventuali fasi correttive che riportassero le quotazioni in direzione dei 9,50 euro rappresenterebbero delle occasioni di acquisto, con primi target posti sui 10,30 euro e a seguire i 10,70 euro.
Nel caso in cui anche queste ultime resistenze dovessero essere superate, si aprirebbero le porte per ulteriori allunghi verso i massimi del 2019 situati sugli 11,85-11,90 euro. Al contrario, segnali di debolezza che andrebbero ad indebolire la struttura grafica si avrebbero con la rottura degli 8,50 euro. Sotto questo intorno le quotazioni andrebbero a chiudere il gap up lasciato aperto l'11 marzo 2022 nei pressi degli 8,25-8,30 euro.