L'emergenza del cambiamento climatico in atto non ammette ritardi. Tra 30 anni, se non verranno effettuati imponenti investimenti per neutralizzare la produzione di anidride carbonica che intrappola il calore, gli effetti potrebbero essere devastanti. Per evitare la catastrofe, si stima che sono necessari circa 11 mila miliardi di dollari da impiegare nell'energia pulita.
Nel contesto generale alcune società si sono mosse da anni e oggi rappresentano dei punti di riferimento importanti tali da tenere testa ai grandi colossi del petrolio e del gas naturale. In particolare spiccano 4 supermajors della transizione energetica che sono arrivati a un processo avanzato per ripulire l'economia dall'inquinamento atmosferico. Vediamo di chi si tratta.
Enel: un piano da 190 miliardi per la decarbonizzazione totale
Recentemente la società guidata da Francesco Starace ha messo in piedi un piano super di 190 miliardi di dollari di investimenti da realizzare, nei prossimi 10 anni. Questo significa che raddoppia la quota in energia rinnovabile rispetto a quella detenuta attualmente in portafoglio.
Il punto di forza della società italiana è la grande estensione geografica, dal momento che opera in 28 Paesi diversi. Questo comporta che un numero corpulento di aree saranno coinvolte nel passaggio alla decarbonizzazione totale. Attualmente è di 43,6 GW la capacità dell'azienda di produrre energia alternativa; l'obiettivo è quello di arrivare a 120 GW nel 2030. Nella Borsa di Milano il titolo Enel ha guadagnato quest'anno il 17,6% e la società capitalizza 103 miliardi di dollari.
NextEra Energy: 30 milioni di nuovi pannelli solari in Florida
NextEra Energy oggi è il più grande produttore di energia solare ed eolica al Mondo. La società americana, tradizionalmente operativa nel combustibile fossile, ha incrementato il piano di investimenti nell'energia pulita. Il programma prevede: 60 miliardi di dollari nella green economy dal 2019 al 2022 e la costruzione di 30 milioni di nuovi pannelli solari entro il 2030 in Florida, dove l'azienda ha sede.
Quest'anno ha acquisito due importanti società già operative nel settore, Duke Energy Corp. ed Evergy Inc. Quotata al NYSE, nel 2020 la società è cresciuta del 25% raggiungendo una capitalizzazione di mercato di 147 miliardi di dollari.
Orsted: raddoppio dei parchi eolici entro il 2025
Orsted è una società danese che opera in molti Paesi come Regno Unito, Germania, Stati Uniti, Paesi Bassi, Taiwan. Gradualmente ha abbandonato la sua presenza nelle attività che impiegavano i combustibili fossili, sviluppato progetti di energia verde in tutto il Mondo.
Oggi infatti gestisce il 25% dei parchi eolici operativi del pianeta e ha in serbo di raddoppiarne la quantità entro il 2025 grazie a una pipeline di investimenti di 32 miliardi di dollari da spalmare in 6 anni a partire dal 2019. I grandi progetti non finiscono qui. L'azienda con sede a Fredericia ha firmato delle partnership con alcune Big Oil in modo da avviare un mercato a scarsa emissione di CO2, a vantaggio dell'idrogeno generato proprio dai suoi parchi eolici.
Entro il 2030 la capacità delle energie rinnovabile della società dovrebbe passare da 11,3GW a 30GW, quasi il triplo. Straordinaria la cavalcata delle azioni Orsted nella Borsa di Copenaghen nell'anno in corso, con una performance del +63,5% e una capitalizzazione raggiunta di 76 miliardi di dollari.
Iberdrola: la mission è diventare numero uno nell'elettricità verde
L'obiettivo della società spagnola è molto ambizioso: diventare il più grande produttore mondiale di elettricità verde. Per farlo ha già investito 10 miliardi di dollari portando a 60 GW, dalle 22,95 GW attuali, la sua capacità di energia rinnovabile. Lo scopo è quello di arrivare a quota 95 GW entro il 2030.
L'azienda ha inoltre esteso il suo campo di operatività, concentrandosi in nuove tecnologie come l'idrogeno green e i caricabatterie per le auto elettriche. Da anni Iberdrola costruisce dighe idroelettriche e parchi eolici in Paesi come Stati Uniti, Regno Unito, Messico, Brasile e Australia. A Madrid, il titolo azionario Iberdrola ha messo a segno un +26% nel 2020, con una valutazione di mercato dell'azienda di 87 miliardi di dollari.