Intesa Sanpaolo sotto i riflettori a Piazza Affari. Il colosso bancario italiano ha comunicato i risultati consolidati al 31 dicembre 2021. L’istituto guidato dall’Amministratore Delegato Carlo Messina ha chiuso il 2021 con un utile netto di 4,18 miliardi di euro.
Nel solo quarto trimestre il risultato netto consolidato è risultato pari a 179 milioni di euro, dopo la contabilizzazione di imposte e oneri. Vediamo i conti nel dettaglio, l’outlook, la politica dei dividendi e i punti salienti del Piano di impresa al 2025.
Azioni Intesa Sanpaolo: i risultati consolidati del 2021
Intesa Sanpaolo ha terminato il 2021 con un utile netto di 4,18 miliardi, in crescita del 19,4% rispetto rispetto ai 3,05 miliardi del 2020 (escluse le componenti relative all'acquisizione di UBI Banca). Nel solo quarto trimestre il risultato netto consolidato è risultato pari a 179 milioni di euro, dopo la contabilizzazione di imposte e oneri.
I risultati del 2021 “confermano la capacità di Intesa Sanpaolo di affrontare efficacemente la complessità del contesto pandemico e di creare valore per tutti gli stakeholder, con un utile netto pari a 4,2 miliardi di euro, a fronte di stanziamenti, allocati a valere sull'utile ante imposte, pari a 2,2 miliardi nell'anno, di cui 1,7 miliardi nel quarto trimestre, per l'ulteriore rafforzamento della sostenibilità futura dei risultati del Gruppo”, si legge in una nota dell’istituto di credito.
Azioni Intesa Sanpaolo: la politica dei dividendi
La proposta di ritorno cash per gli azionisti è pari complessivamente a 4,9 miliardi di euro, di cui 1,5 miliardi a titolo di saldo dividendi 2021 (che si aggiunge a 1,4 miliardi di acconto dividendi 2021 pagato a novembre 2021) e da 3,4 miliardi di buyback.
Il Consiglio di Amministrazione proporrà alla prossima assemblea ordinaria la distribuzione di 7,89 centesimi di euro per azione come saldo dividendi e, subordinatamente all'approvazione della BCE, un acquisto di azioni proprie da avviarsi nel 2022 e loro successivo annullamento.
Le cedole avranno un valore complessivo di 2.931.791.814,36 euro che tenendo conto dell'acconto dividendi pagato lo scorso novembre pari a 1,4 miliardi circa, porta alla proposta di distribuzione di 1,5 miliardi circa a saldo. Rapportando l'importo unitario al prezzo di riferimento dell'azione registrato ieri, risulterebbe un dividend yield del 2,9% circa.
Azioni Intesa Sanpaolo: l’outlook 2022
Nel 2022 Intesa Sanpaolo si aspetta una crescita dei ricavi e un continuo cost management, un conseguente aumento del risultato della gestione operativa e, anche per una forte riduzione del costo del rischio, del risultato corrente lordo e un utile netto di oltre 5 miliardi di euro.
Per quanto riguarda la politica dei dividendi del Gruppo, a valere sui risultati del 2022 si prevede la distribuzione di un ammontare di dividendi cash corrispondente a un payout ratio pari al 70% dell'utile netto.
Il nuovo piano d'impresa al 2025 prevede un utile netto in crescita a 6,5 miliardi di euro nel 2025, con il ROTE (Return on tangible equity) in aumento a circa il 14%. Complessivamente, è prevista una creazione di valore pari a oltre 520 miliardi di euro "per tutti gli stakeholder" nel periodo del piano.
Intesa Sanpaolo prevede una significativa riduzione del profilo di rischio e taglio del costo del rischio. La banca punta a "zero NPL" e senza impatto dal calendar provisioning. La società prevede crediti deteriorati ridotti nel 2025 a 9,3 miliardi di euro al lordo delle rettifiche, da 15,2 miliardi nel 2021, e a 4,6 miliardi al netto, da 7,1 miliardi nel 2021.
Per quanto riguarda l’incidenza dei crediti deteriorati sui crediti totali è attesa una diminuzione nel 2025 all’1,6% al lordo delle rettifiche, dal 2,4% nel 2021, e allo 0,8% al netto, dall’1,2% nel 2021. Le rettifiche nette su crediti sono attese in calo a 1,9 miliardi di euro nel 2025 da 2,8 miliardi nel 2021. Stimato anche un costo del rischio in calo a circa 40 centesimi di punto nel 2022-2025 e a 38 centesimi di punto nel 2025 da 59 centesimi di punto nel 2021.
Intesa Sanpaolo punta sul digitale, investimenti per 7,1 mld
Nel piano d’impresa al 2025 Intesa Sanpaolo punta sul digitale e prevede un taglio strutturale dei costi, a fronte di forti investimenti. Nel dettaglio, l’istituto punta a raggiungere 2 miliardi di euro di risparmi di costi nel periodo 2022-2025.
I costi operativi sono attesi in calo a 10,6 miliardi nel 2025 da 10,9 miliardi del 2021, pur con 1,1 miliardi di costi per la crescita nel 2022-2025. Il cost/income ratio è atteso in miglioramento al 46,4% nel 2025 dal 52,5% nel 2021.
Intesa Sanpaolo prevede investimenti pari a 7,1 miliardi di euro nel 2022-2025, di cui 5 miliardi per tecnologia e crescita, inclusi circa 650 milioni nella nuova Banca Digitale per creare una piattaforma più efficiente con cui conseguire un taglio strutturale dei costi operativi pari a un risparmio di costi di circa 0,8 miliardi annui a regime (2026- 2027), di cui oltre 0,6 miliardi già nel 2025.