L'inflazione non preoccupa Cathie Wood. In un post su Twitter in risposta a Jack Dorsey che aveva parlato di un'iperinflazione che cambierà tutto, la stock picker di Wall Street va controcorrente ed esprime la convinzione che alla lunga la crescita dei prezzi sarà soppiantata.
A quanto pare la 65enne californiana è tra i pochi personaggi a mostrarsi rilassata di fronte all'andamento dell'indice dei prezzi al consumo che sta allarmando analisti, investitori e Banche centrali. La Banca di Russia ad esempio ha dovuto ricorrere al sesto aumento dei tassi quest'anno per cercare di contenere l'ondata inflazionistica indotta dalle quotazioni delle materie prime.
Anche la Federal Reserve ha ormai preso coscienza che il fenomeno in corso durerà più del previsto e si prepara presumibilmente a una stretta monetaria già a partire da novembre.La Bank of England invece si accinge già a partire da quest'anno al primo rialzo del costo del denaro post-pandemico.
Nel frattempo sul mercato si nota come il tasso di pareggio a 10 anni, ossia la differenza tra il rendimento dei titoli di Stato nominali e quello dei titoli protetti dall'inflazione, sia salito di circa 40 punti base dal mese di settembre, raggiungendo il livello più alto dal 2012. Questo è il segnale eloquente che gli investitori non si aspettano un'inflazione transitoria ma che anzi accompagnerà a lungo la vita quotidiana.
Cathie Wood: 3 forze deflazionistiche in arrivo
Cathie Wood dicevamo ancora una volta rappresenta una voce fuori dal coro. Il gestore dei fondi ARK ritiene che la pressione sui prezzi sia indotta dalla catena di approvvigionamento, ma che 3 fonti di deflazione saranno in grado di superarla.
La prima è determinata dall'impatto positivo che il progresso tecnologico, con in testa l'intelligenza artificiale, avrà sui costi delle aziende. La seconda riguarda l'innovazione dirompente che tenderà ad abbassare il prezzo dei beni obsoleti. La terza concerne la fine dell'effetto ciclico della pandemia, dove la ripresa economica ha fatto impennare la domanda e aumentare gli ordini delle aziende. Queste ultime si troveranno dopo le festività natalizie con un eccesso di offerta.
Cathie Wood: la convinzione di un'inflazione transitoria
Non è comunque la prima volta che l'investitrice americana si esprime in termini netti contro l'inflazione duratura. In un'intervista alla CNBC qualche settimana fa aveva preso posizione dicendo che il prossimo anno le cose andranno a migliorare perché il costo delle materie prime vivrà una parabola discendente.
Un altro aspetto che Wood ha messo a fuoco riguarda anche l'esodo da parte di molte persone dalle città costose per effetto della pandemia. Lo si vede in grandi metropoli come New York, San Francisco, Los Angeles e Miami. Il lavoro da casa ha favorito questo processo. Ad esempio la società di risorse umane ADP in uno studio ha rilevato che il 30% dei lavoratori in remoto durante la pandemia ha effettuato un trasferimento, mentre il 29% lo sta considerando per il futuro.
Una cosa certa è che i rendimenti sui titoli di Stato USA decennali sono arrivati all'1,65% e si avvicinano ai massimi annuali di marzo quando toccarono l'1,75%. Questo riflette le aspettative inflazionistiche e non è proprio una bella notizia per il portafoglio d'investimento ad alto contenuto tecnologico di Cathie Wood.