Lo spin-off da 30,5 miliardi di sterline, pari a 36,4 miliardi di dollari, dell'attività consumer-heathcare da parte del gigante farmaceutico GSK PLC è stato portato a compimento. Haleon è la società autonoma che è nata dallo scorporo e ieri ha debuttato alla Borsa di Londra, in quella che è stata la più grande quotazione nella Piazza britannica da oltre 10 anni.
L'esordio è stato un mezzo disastro, con le azioni che hanno perso il 6,56%, ma tutto ciò comunque rappresenta il più grande cambiamento aziendale per GSK della sua storia. La mossa effettuata dalla società ha lo scopo di consentire lo sviluppo di nuovi farmaci, concentrandosi sull'aspetto finanziario delle operazioni. In questo modo, GSK ridurrà il peso del debito grazie a un dividendo speciale di circa 7 miliardi di sterline che ha incassato da Haleon, nell'ambito del piano di separazione. Tutto questo serve per liberare maggiori risorse negli investimenti.
GSK: ecco la strategia di crescita dell'azienda
Da parecchio tempo l'Amministratore Delegato di GSK, Emma Walmsley, sta cercando di puntare sulla crescita di GSK e per questo considera lo spin-off di Haleon come un passo fondamentale. Il CEO aziendale ha preso la guida della società cinque anni fa e in questo tempo ha aumentato il budget per la ricerca e sviluppo, puntando su farmaci e vaccini attraverso alcuni importanti accordi. Uno è stato quello con Tesaro, azienda specialista nella somministrazione di terapie contro il cancro, mediante un'acquisizione da 4,16 miliardi di dollari. Inoltre, Walmsley ha rinnovato anche il suo entourage, sostituendo gran parte del top management dell'azienda.
Le pressioni però non sono mancate, soprattutto dal fondo attivista Elliott, non nuovo ad atti di condizionamento all'interno delle aziende in cui ha delle partecipazioni. Nel caso di GSK, il gestore non ha fatto mancare aspre critiche per le sue performance non esaltanti, mettendo in discussione la leadership dell'azienda dopo lo spin-off.
Walmsley però non si è scomposta più di tanto e ha riferito che la sua strategia aziendale in merito ai farmaci e ai vaccini dovrebbe portare vendite per 33 miliardi di sterline entro il 2031, rispetto ai 24,5 miliardi del 2021. A far leva sulla crescita, vi sono alcuni prodotti giù esistenti come il vaccino contro l'herpes zoster Shingrix, e altri ancora nella fase di sviluppo, come quello contro il virus respiratorio sinciziale RSV, che può causare problemi molto gravi per neonati e anziani.
Haleon: chi è e cosa fa
Haleon ovviamente non c'entra nulla con queste cose, essendo un'azienda sanitaria per i consumi di base come dentifrici, collutori e farmaci da banco. Lo scorso anno l'azienda ha generato vendite per quasi 10 miliardi di sterline e nel medio termine si aspetta una crescita delle entrate annue dal 4% al 6%, al di sopra della media del settore che va dal 3% al 4%. La strategia consiste nell'aumento delle vendite online e nella maggiore apertura verso i mercati emergenti.
In questi ultimi anni GSK ha ricevuto diverse offerte da alcune aziende per l'acquisizione di Haleon, tipo quelle di Dove e di Ben & Jerry's. Unilever ci ha provato più volte, arrivando a offrire fino a 50 miliardi di sterline. In tutti questi casi GSK ha declinato l'offerta, ritenendola non attinente al valore a lungo termine dell'azienda.