La buona chiusura di Wall Street nella serata di ieri impatta sui futures europei che anticipano un inizio di giornata all'insegna degli acquisti sui listini del Vecchio Continente. In questo contesto il FTSE Mib dovrebbe inaugurare le contrattazioni nei pressi dei 21.500-21.550 punti, sopra i quali ci potrebbero essere allunghi verso i massimi delle ultime tre settimane in area 21.700-21.720 punti.
Sopra queste resistenze si avrebbe un primo segnale di forza, con possibili estensioni degli acquisti in direzione dei 22.000-22.150 punti. Al ribasso segnali di rinnovata debolezza si avrebbero con discese sotto la soglia dei 21.000 punti. Tra i titoli da monitorare a Piazza Affari troviamo ENI, che potrebbe realizzare una bioraffineria a Livorno: andiamo a scoprire i dettagli.
ENI: in cantiere la terza bioraffineria a Livorno?
Dopo l'incontro con il Governatore della Regione Toscana, ENI ha confermato che è in cantiere la possibile ricoversione all'interno del sito industriale di Livorno di una nuova bioraffineria, che andrebbe ad affiancarsi alle altre due presenti a Gela e Venezia. Queste ultime trasformano in biocarburanti di alta qualità materie prime di scarto, residui e rifiuti che derivano da processi di trasformazione di prodotti vegetali o oli da colture non in competizione con la filiera alimentare.
Il progetto prevederebbe la costruzione di tre nuovi impianti per la produzione di biocarburanti idrogenati. Nello specifico ci sarebbe un'unità di pretrattamento delle cariche biogeniche, una struttura di Ecofining da 500 mila tonnellate annue e una per la produzione di idrogeno da gas metano. La realizzazione della nuova bioraffineria all'interno dell'area industriale, che oggi ospita gli impianti per la produzione di carburanti e lubrificanti, consentirebbe di massimizzare le sinergie con le infrastrutture già esistenti e di assicurare in questo modo sia un futuro produttivo che occupazionale al sito. La progettazione dei tre nuovi progetti a Livorno sarà ultimata entro il 2023 e la realizzazione potrebbe avvenire entro il 2025.
Ricordiamo che ENI è il secondo produttore di biocarburanti in Europa con 1,1 milioni di tonnellate annue e gli obiettivi sono quelli di aumentare la quota a 2 milioni entro il 2025 e a 6 nel prossimo decennio.
ENI: analisi tecnica e strategie operative
Il recupero innescatosi dai minimi di periodo posti sui 10,5 euro è ancora presente sul titolo ENI, con i prezzi che si stanno dirigendo verso le prossime resistenze situate sulla soglia dei 12 euro. Nel breve termine l'eventuale superamento di questi livelli aprirebbe le porte ad una prosecuzione del recupero in direzione dei 12,30 euro e successivamente verso i massimi di agosto 2022 situati sui 12,60 euro.
Nel caso in cui anche queste aree resistenziali dovessero essere superate, si avrebbe un miglioramento della struttura grafica con possibili estensioni degli acquisti fin verso l'area dei 13 euro. Al contrario il mancato superamento dei 12 euro potrebbe aprire le porte a delle prese di beneficio, con possibile ritorno verso i primi supporti sugli 11,30 euro, minimi della scorsa ottava.
L'eventuale discesa sotto questi livelli interromperebbe il trend rialzista innescatosi dai minimi di periodo e aprirebbe le porte ad ulteriori correzioni verso la soglia degli 11 euro e a seguire i 10,50 euro. Fondamentale diventerà la tenuta di questi ultimi sostegni, minimi degli ultimi 13 mesi, per evitare nuove correzioni fin verso i 10 euro.
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