Cosa fare con ENI in Borsa? Comprare o vendere il titolo a Piazza Affari? Prima di analizzare il quadro tecnico ricordiamo gli ultimi risultati trimestrali pubblicati dalla società, relativi ai primi tre mesi del 2023.
Il gruppo ha chiuso il periodo con un utile ante imposte adjusted pari a 5 miliardi di euro. Il dato evidenzia un calo del 5% rispetto al primo trimestre dello scorso anno e ha risentito della significativa contrazione dei prezzi delle materie prime energetiche.
L’utile netto adjusted è stato di 2,9 miliardi, in calo dell’11% rispetto al primo trimestre del 2022 per effetto delle minori quotazioni degli idrocarburi e dell’imposta sui profitti del settore energetico in UK, attenuati dal robusto andamento industriale dei business del gruppo.
Sulla base di questi risultati, ENI ha confermato le previsioni 2023, nonché il piano già annunciato di incremento del dividendo 2023 a 0,94 euro per azione e l’avvio del programma di buy-back da 2,2 miliardi di euro. Ricordiamo inoltre che la società lunedì prossimo staccherà la cedola ( clicca qui per sapere tutti i dividendi del 22 maggio 2023 a Piazza Affari).
Per quanto riguarda Plenitude, ENI è intenzionata a quotarla in Borsa "quando le condizioni del mercato azionario saranno piu' favorevoli/meno incerte", "anche con l'eventuale ingresso di un investitore istituzionale". In questo contesto, vediamo ora il quadro grafico e come operare sul titolo secondo l’analisi tecnica.
Analisi tecnica e strategie operative su ENI
Il quadro tecnico di ENI appare incerto nel breve periodo: i corsi dopo aver raggiunto area 14 euro hanno iniziato un movimento lateral-ribassista stazionando tuttavia ancora al di sopra del livello orizzontale a 12,80 euro. Segnali di forza in area 13-12,80 euro potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie di matrice rialzista con primo obiettivo in area 14 euro e target più ambizioso posizionato sui massimi di febbraio scorso a 15 euro.
Il quadro tecnico muterebbe a favore dei venditori con la violazione della linea di tendenza ascendente di lungo periodo che collega i minimi registrati a ottobre 2020 e settembre 2022, ora transitante a 12,70 euro. In questo caso i corsi potrebbero raggiungere dapprima i minimi di marzo a 11,68 euro e successivamente l'area di concentrazione di domanda a 10,50 euro.
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