L'energia solare negli Stati Uniti ha subito una brusca battuta d'arresto nei primi 2 mesi del 2022. Le spedizioni nazionali di moduli solari da parte di produttori e importatori sono scese del 18% a gennaio e febbraio, in base ai dati forniti dalla US Energy Information Administration. I volumi erano cresciuti negli ultimi 2 anni, con una salita del 25% nel 2020 e del 29% nel 2021. Quest'anno le cose sono cambiate fino a questo momento, per effetto di volumi di spedizione diminuiti del 12% a gennaio e del 25% a febbraio.
Sono diverse le ragioni che hanno determinato un rallentamento dell'attività. In primis hanno esercitato un ruolo importante le tariffe e le sanzioni sui diritti umani che gli USA hanno applicato contro i produttori cinesi, i quali hanno in mano la produzione mondiale di pannelli solari. Altri fattori comprendono le restrizioni all'importazione e l'aumento dei tassi d'interesse che ha finito per pesare nel settore sotto il profilo degli investimenti.
Tutto ciò ha una rilevanza notevole in un contesto in cui l'approvvigionamento energetico scarseggia per via delle strozzature determinate dalla guerra Russia-Ucraina e dall'applicazione delle sanzioni occidentali. Quindi il ricorso a forme di energia alternativa in questo momento si rivela essere più che mai prezioso. Di conseguenza certe battute d'arresto alimentano preoccupazioni per il soddisfacimento del fabbisogno generale.
Energia solare: la situazione delle azioni
Le azioni delle società operanti nel settore dell'energia solare hanno risentito negli ultimi mesi del calo dell'attività e hanno perso terreno a Wall Street, facendo in questo modo abbassare i propri multipli.
Il fornitore americano di pannelli solari residenziali e batterie domestiche Sunrun ha visto precipitare le proprie azioni in 6 mesi da un massimo di 59 dollari a circa 20 dollari attuali, con il titolo che ora viene scambiato a 2,5 volte le vendite attese per quest'anno.
Nello stesso periodo, Sunnova Energy International è crollata in Borsa, con le azioni che sono passate da 44 a 17 dollari, con multipli pari a 5. Per quest'anno non è previsto alcun profitto per le 2 società. Array Technologies da novembre ha iniziato una parabola discendente che lo ha portato a quotare da un massimo di 28 dollari a 7 dollari attuali. Le azioni sono scambiate a circa 13 volte i guadagni attesi per il 2022.
Nonostante i ribassi, Enphase e SolarEdge, hanno mantenuto multipli di utili elevati, ovvero circa 50 volte per entrambi. Lo scorso anno Enphase ha aumentato le vendite del 79%, mentre SolarEdge ha accresciuto il fatturato del 35%. Per il 2022, gli analisti prevedono per Enphase una crescita del 45% delle entrate e del 33% degli utili, mentre per SolarEdge un aumento delle vendite del 48% e degli utili del 63%.