Nonostante un recupero dai minimi giornalieri, è un inizio di settimana all'insegna della rinnovata debolezza sui principali mercati azionari del Vecchio Continente, che si avviano a chiudere in negativo. Gli elementi che impattano sul sentiment degli investitori sono sempre gli stessi: inflazione ai massimi, Banche centrali aggressive in tema di tassi di interesse ed infine i nuovi lockdown presenti in Cina per il Covid-19.
In questo clima di risk-off non fa eccezione il FTSE Mib, che cerca di non perdere l'importante soglia psicologica dei 24.000 punti onde evitare ulteriori affondi ribassisti che avrebbero un prossimo target nei pressi dei 23.600 punti, dove verrebbe chiuso il gap up lasciato aperto il 16 marzo 2022. Tra i titoli che a Milano cercano di tenere le posizioni troviamo Enel che sfrutta i rumors di una possibile vendita in Brasile. Andiamo a vedere cosa riguarda.
Enel: possibile vendita di Celg-D per 2 miliardi di dollari?
Secondo alcuni rumors, Enel sarebbe vicina alla vendita di Celg-D, la sua società di distribuzione di energia presente in Brasile, per quasi 2 miliardi di dollari. L'esborso del gruppo è stato di 640 milioni di dollari a fine 2016.
Tra le aziende interessate all'acquisto di Celg-D, che distribuisce energia ad oltre 3,2 milioni di clienti, ci sarebbero CPFL Energia, controllata da State Grid Corporation of China, Neoenergia controllata da Iberdrola ed Edp Energias controllata dalla portoghese EDP. Andiamo a vedere come questi rumors stanno impattando sulle quotazioni odierne.
Azioni Enel: analisi tecnica e strategie operative
Il movimento odierno delle quotazioni potrebbe cambiare le sorti di breve periodo per le azioni Enel. Il recupero dai minimi giornalieri, non sta solo riportando i prezzi sopra la trendline rialzista che parte dai minimi di marzo, ma sopratutto con una chiusura oltre i 6,10 euro andrebbe a disegnare sul grafico a candele un engulfing bullish.
Quest'ultimo è un classico pattern d'inversione (con la candela odierna che ingloba la candela della seduta precedente) che potrebbe aprire la strada ad un recupero del titolo in direzione dei massimi di aprile posti nei pressi dei 6,35-6,40 euro.
Nel caso di ulteriore superamento di queste aree resistenziali, si dovrebbe avere una prosecuzione del movimento ascendente verso i prossimi target situati sui 6,65 euro. Al contrario, segnali di debolezza giungerebbero con discese sotto la soglia dei 6 euro, con primi target ribassisti posti sui 5,70 euro e a seguire verso i minimi di marzo 2022 posti nei pressi dei 5,30 euro.