È una giornata all'insegna degli acquisti quella odierna sui principali mercati azionari europei, che si avviano a terminare le contrattazioni in leggero territorio positivo. In questo contesto recupera terreno anche Wall Street con l'S&P 500 che, portandosi oltre i 4.070-4.075 punti, apre le porte per un test sulla soglia psicologica dei 4.100 punti. Sopra questi livelli sono possibili ulteriori acquisti fin verso gli ex supporti situati nei pressi dei 4.120-4.130 punti. Al contrario nuovi segnali di debolezza si avrebbero con discese sotto i 4.070 punti e primi target sui 4.050 punti. A livello generale dobbiamo sottolineare che sul sentiment odierno impatta il deludente dato proveniente dal Pil statunitense che, uscito sotto le attese, potrebbe portare la Federal Reserve ad essere meno aggressiva in tema di rialzo dei tassi di interesse. Tra i titoli che a Wall Street si stanno mettendo in luce troviamo Eli Lilly, che poche ore fa ha comunicato i dati del primo trimestre. Andiamo a leggerli nello speficifico.
Eli Lilly: i dati finanziari del primo trimestre
Nello scorse ore il gruppo farmaceutico Eli Lilly ha comunicato i dati del primo trimestre che hanno visto sia l'utile che il fatturato diminuire rispetto all'anno stesso periodo dell'anno passato in scia al calo delle vendite legate agli anticorpi Covid-19. Nello specifico l'utile netto si è attestato a 1,34 miliardi di dollari e si confronta con gli 1,90 miliardi di un anno fa, con un utile per azione che scende a 1,49 dollari rispetto ai 2,10 dollari dello stesso periodo del 2022. Per quanto riguarda il fatturato questo è stato di 6,96 miliardi, in calo rispetto ai 7,81 miliardi di 12 mesi prima ma sopra le attese degli analisti che erano poste a 6,86 miliardi. Escludendo le vendite degli anticorpi Covid-19 il fatturato sarebbe cresciuto del 10%.
A livello geografico, le vendite negli Stati Uniti sono scese del 14%, mentre sui mercati non statunitensi si è registrata una diminuzione del 4%. Per quanto riguarda l'anno in corso l'azienda farmaceutica ha alzato le previsioni di profitto, in scia ad attese positive per quanto riguarda l'approvazione di Tirzepatide, il suo farmaco di punta per la lotta al diabete. Nel dettaglio l'utile per azione è atteso tra 8,18 e 8,38 dollari rispetto ai 7,90-8,10 dollari comunicati in precedenza. Per quanto riguarda i ricavi sono previsti nella forchetta 31,2-31,7 miliardi di dollari, rispetto alla precedente previsione di 30,3-30,8 miliardi. Andiamo ora a vedere quali sono le attese sul titolo per le prossime giornate.
Azioni Eli Lilly: analisi tecnica e strategie operative
Con volumi già importanti rispetto alla media giornaliera mensile, è una prima parte di seduta all'insegna degli acquisti per il titolo Eli Lilly, le cui quotazioni si portano a contatto con i top settimanali e degli ultimi anni situati in area 390 dollari. Nel breve periodo l'eventuale superamento di questi livelli, andrebbe da una parte a rafforzare quel trend primario impostato al rialzo e dall'altra aprirebbe le porte per ulteriori apprezzamento dei corsi che avrebbero un prossimo target posto sulla soglia dei 400 dollari. In questo contesto eventuali prese di beneficio che riportassero i corsi in direzione dei 365-370 dollari, dove troviamo l'indicatore daily del Supertrend, potrebbero essere catalogate come occasioni di acquisto.
Al contrario una discesa sotto i 365 dollari aprirebbe le porte ad una fase correttiva più profonda, che avrebbe un primo obiettivo situato sui 360 dollari e a seguire l'area dei 350 dollari. Nel caso in cui quest'ultimi livelli supportivi dovesero essero violati al ribasso, ci sarebbe una prosecuzione delle vendite in direzione dei 340-345 dollari, dove troviamo sia la media mobile a 50 giorni che quella a 200 giorni. Dal punto di vista operativo la loro mancata tenuta andrebbe ad indebolire il quadro grafico, con possibili ulteriori discese in direzione dei 325 dollari, che rappresentano l'ultimo baluardo per evitare un ritorno dell'azione sui minimi del 2023 in area 310 dollari.
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