Domani, prima dell’apertura di Borsa Italiana, ENI pubblicherà i risultati del 1° trimestre 2023. Per le azioni del Cane a sei zampe questa potrebbe essere l’occasione per prendere una direzione più decisa, in quanto al momento della scrittura il titolo segna un +2,56% dall’inizio dell’anno contro un 14,34% del FTSE Mib. Dei 32 analisti censiti da Bloomberg che seguono l’azione, 20 forniscono un giudizio “buy”, 11 “hold” e 1 “sell”. Il prezzo obiettivo medio a 12 mesi si trova a 16,33 euro, quasi il 20% in più rispetto alle quotazioni attuali.
ENI: le attese sui conti del 1° trimestre
Quali sono quindi le attese per i risultati finanziari di ENI nel 1° trimestre 2023? Il consensus degli analisti riportato su Bloomberg mostra come le attese siano per EPS rettificati a 0,70 euro, il 22,75% in meno rispetto al medesimo periodo del 2022. I ricavi sono invece stimati in aumento del 5,78% su base annuale, a 33,985 miliardi di euro.
Atteso in diminuzione anche l’EBITDA, a 5,525 miliardi di euro (-21,47% a/a). A livello di reddito operativo adjusted dei singoli business, quello Exploration & Production dovrebbe aver registrato 2,67 miliardi di euro, quello Global Gas & LNG 674,33 milioni, quello Refining, Marketing & Chemicals 344,36 milioni e quello Plenitude & Power 183,43 milioni. Per l’intero anno, le previsioni vedono un EPS rettificato a 2,68 euro e ricavi a 107,558 miliardi di euro, rispettivamente il -29,05% e il -19,38% nei confronti del 2022.
ENI: analisi tecnica e livelli trading
Da un punto di vista grafico, le azioni ENI stanno fornendo un’indicazione negativa mettendo sotto pressione la linea di tendenza ottenuta collegando i minimi del 20 a quelli del 24 marzo 2023 e il livello orizzontale a 13,548 euro, espresso dai massimi del 3 aprile 2023. L’abbandono di questi sostegni peggiorerebbe il quadro tecnico, con i venditori che avrebbero la possibilità di tentare la chiusura del gap up aperto dal 3 aprile 2023 a 12,956 euro.
Questo intorno potrebbe poi essere sfruttato dai compratori vista la vicinanza alla soglia psicologica dei 13 euro e quella al sostegno a 12,792 euro, ereditato dai minimi del 20 dicembre 2022. Al contrario, nell’eventualità di una ripresa dagli attuali livelli, resta cruciale il superamento della zona dei 14 euro. Se ciò avvenisse, per il titolo si aprirebbero spazi di rialzo verso la coriacea resistenza di area 14,60 euro, espressa dai top del 6 giugno 2022.