Le azioni Coinbase e Robinhood hanno attraversato i primi sette mesi del 2022 in maniera molto turbolenta a Wall Street, con
le quotazioni che sono diminuite rispettivamente di circa il 78% e il 52%. Da quando le due società sono sbarcate nella Borsa americana i titoli hanno perso circa l'81% e il 76% rispetto al prezzo
IPO, deludendo profondamente le aspettative degli investitori.
Questi erano convinti di realizzare guadagni stellari, in forza del grande rally delle criptovalute. In realtà le quotazioni azionarie dei broker non solo non hanno accompagnato lo stato di grazia dei token crittografici, ma sono finite nella palude nel momento in cui è arrivato l'inverno delle criptovalute che ha letteralmente atterrato la capitalizzazione del mercato. Adesso però vi è un problema molto grosso che potrebbe far ulteriormente diminuire il prezzo delle azioni di Coinbase e Robinhood, ovvero la diluzione delle azioni.
Le azioni per premiare i dipendenti
La questione è osservata da parte di Kenneth B. Worthington, analista di JP Morgan. L'esperto mette in luce come le due società abbiano programmi di incentivi e premialità nei confronti dei dipendenti non in contanti, ma sottoforma di emissioni azionarie. Questo non fa altro che mettere la società in una posizione di vendita costante, diluendo il valore delle azioni detenute dagli azionisti. Secondo Worthington, a questo ritmo di diluizione, il prezzo dei titoli di Coinbase e Robinhood sarà destinato a scendere entro il 2027.
Il contesto delle attuali quotazioni molto basse complica ulteriormente le cose, perché le società per mantenere i livelli di retribuzioni attesi dal personale devono emettere più azioni di quelle che avrebbero emesso se i prezzi fossero più alti. Ai prezzi attuali delle azioni, continuare a premiare i dipendenti in questo modo e a questo ritmo porterebbe alla diluizione annuale dal 10% al 15%. L'analista prevede che entrambe le società ridurranno la componente azionaria da assegnare ai dipendenti, tuttavia il ritmo proseguirebbe con un 7% di diluizione nei prossimi cinque anni, il che significherebbe una riduzione del valore esistente delle azioni del 30%.
3 alternative alla diluzione delle azioni
Coinbase e Robinhood hanno tre possibilità per evitare che si materializzi quanto configurato, a giudizio di Worthington. La prima consiste nel pagare meno i dipendenti, così ci sarebbero meno condizioni per emettere nuove azioni. Il rischio in questo caso però sarebbe duplice: da un lato perdere i talenti e dall'altro rendere meno stimolati e produttivi i lavoratori esistenti.
La seconda soluzione riguarda l'assegnazione di più contanti e meno azioni per aumentare i premi e gli incentivi. Il rovescio della medaglia sarebbe però quello di mettere sotto pressione la liquidità aziendale e sappiamo bene quanto sia importante avere denaro in cassa per chi svolge attività nel trading.
La terza via sarebbe quella di pagare i dipendenti con le stock option. Anche in questo caso vi sono degli svantaggi, derivanti dal fatto che i detentori delle opzioni avrebbero una parte sproporzionata di benefici nel caso in cui le azioni dovessero tornare a salire.