Prosegue il rimbalzo sui principali mercati azionari europei che continuano sempre ad essere influenzati dalle notizie che provengono sia dalla Russia che dall'Ucraina. In questo clima di nervosismo recupera terreno anche il FTSE Mib dove resta di fondamentale importanza la tenuta dei 26.000 punti per evitare il ritorno delle vendite.
Al rialzo sarà solo con il ritorno oltre i 26.650 punti che si avrebbe un rafforzamento del principale indice di Borsa Italiana, con possibili allunghi in direzione dei 26.900-27.000 punti. Tra i titoli che non riescono a beneficiare del sentiment positivo troviamo Campari, che ha comunicato i conti del 2021. Quali i motivi delle vendite sul titolo?
Campari: i risultati finanziari del 2021
Per Campari, il 2021 ha visto vendite nette a 2,172 miliardi di euro, in salita di oltre il 22% rispetto al 2020 e sopra le attese degli analisti che erano ferme a 2,158 miliardi di euro. Anche nel 4° trimestre è proseguita la crescita (+20.9%) nonostante alcune restrizioni che si sono avute in scia alla variante Omicron.
Leggermente sotto le attese degli analisti risultano sia l'EBIT rettificato, salito a 435,2 milioni di euro (+42,3% rispetto al 2020), che l'EBITDA rettificato che si è fermato a 514,9 milioni di euro (+34,7% su base annuale).
In questo contesto l'utile è salito a 307,9 milioni di euro (+52,4%) leggermente sotto le attese di 308,8 milioni di euro. Il Consiglio di Amministrazione ha proposto un dividendo annuale pari a 0,06 euro per azione, +9,1% rispetto all'anno precedente, con un rendimento di appena lo 0,6% che ha deluso gli investitori.
I motivi che hanno innescato il sell-off sul titolo arivano dall'outlook 2022: la momentanea pressione dei costi sulle materie prime porterà la società a posticipare il miglioramento della marginalità lorda che in precedenza era vista in salita di 70 punti base. Oltre a questo, il margine organico dell'EBIT sulle vendite rimarrà praticamente invariato nel 2022.
Azioni Campari: analisi tecnica e strategie operative
Dopo essersi spinte a novembre suoi top oltre i 13,40 euro, le azioni Campari hanno innescato una fase discendente che si è ulteriormente rafforzata nelle prime settimane del 2022. Nel breve periodo, la rottura dei 10 euro ha indebolito ancora di più le quotazioni, che oggi si sono spinte nella seduta odierna ad avvicinare i minimi degli ultimi 12 mesi in area 9,30 euro. Importante sarà ora la tenuta di questi livelli per evitare nuovi affondi in direzione degli 8,60-8,70 euro.
Al contrario la tenuta dei 9,30 euro ed il forte ipervenduto presente su alcuni indicatori potrebbero anticipare un rimbalzo dei prezzi che avrebbe un primo target sui 10 euro e a seguire 10,30 euro. Nel caso questa view dovesse realizzarsi non cambierebbe il trend ribassista partito di novembre: questo verrebbe messo in un angolo sono in caso di ritorno delle quotazioni oltre la soglia degli 11 euro sopra i quali si avrebbero allunghi in direzione degli 11,50 euro.