I futures del Vecchio Continente impostati in terreno positivo anticipano un nuovo inizio di giornata all'insegna degli acquisti, con il focus rimane sempre rivolto alla situazione presente sul settore bancario e sulle prossime mosse delle banche centrali in tema di tassi di interesse. In una giornata ricca di dati macroeconomici, il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni nei pressi dei 26.750 punti, avvicinandosi in questo modo alle prossime resistenze poste in area 26.850-26.900 punti, oltre i quali si dovrebbero avere ulteriori allunghi fin oltre la soglia dei 27.000 punti.
Al contrario nuovi segnali di rinnovata incertezza e debolezza si avrebbero con il ritorno dei corsi sotto l'area dei 26.000 punti. Oggi tra i titoli da seguire troviamo Buzzi Unicem, che ieri ha comunicato i dati del 2022. Andiamo a vederli nel dettaglio.
Buzzi Unicem: i dati finanziari del 2022
In un anno caratterizzato da un quadro congiunturale sfavorevole, in scia alle incertezze geopolitiche e all'elevata inflazione, Buzzi chiude il 2022 con un utile in calo a 458,8 milioni di euro rispetto ai 542,3 milioni di euro che si erano avuti nel 2021. Nel corso dell'anno le vendite consolidate di cemento sono ammontate a 28,3 milioni di tonnellate, in diminuzione del 9,2% rispetto a quanto registrato nel 2021.
Il fatturato consolidato è passato dai 3,44 miliardi di euro ai 4 miliardi di euro, grazie soprattutto all'effetto cambio. Nel periodo il margine operativo lordo consolidato si è attestato a 883,7 milioni di euro, in aumento dell'11% rispetto ai 794,6 milioni di euro del 2021. Il risultato operativo è invece in discesa passando dai 545,6 milioni di euro agli attuali 494,8 milioni di euro. In scia a questi dati è tato proposto un dividendo di 0,45 euro, in crescita rispetto agli 0,4 euro dell'anno passato.
L'outlook sul 2023 vede che il margine operativo lordo ricorrente raggiungere un risultato simile a quello del 2022, mentre per quanto concerne il programma di investimenti approvato per il 2023, dovrebbe attestarsi su livelli più elevati rispetto all'anno passato, grazie anche ad alcune commesse in corso approvate negli anni precedenti. In riferimento alla sua filiale russa, la società ha dichiarato di non avere elementi sufficienti per fornire indicazioni per quanto riguarda il 2023. Ricordiamo che il valore contabile delle sue attività nette nel Paese ammontava a 334 milioni di euro nel 2022. Andiamo ora a vedere quali sono le attese sull'azione per le prossime sedute.
Buzzi: analisi tecnica e strategie operative
Quel trend rialzista innescatasi alla fine del settembre 2022 dai 14 euro è ancora ben sostenuto sul titolo Buzzi, con i prezzi che si sono spinti nella seduta di ieri sui massimi di periodo posti in area 22,80 euro. Nel breve termine una conferma dei prezzi sopra i 22,20-22,30 euro, dovrebbe far proseguire questo movimento ascendente, grazie anche ad una buona forza relativa, in direzione dei 24-24.20 euro e successivamente verso i top del 2017 situati sui 24,70 euro. Dal punto di vista operativo l'eventuale superamento di questi livelli proietterebbe l'azione verso i massimi del 2007 situati sui 26,50-26,60 euro. In questo contesto costruttivo eventuali prese di beneficio verso la soglia dei 21 euro, potrebbero essere viste come della potenziali occasioni di acquisto.
Al contrario la mancata tenuta dei 21 euro, dove transitano sia la trendline rialzista che parte dai minimi di periodo che l'indicatore giornaliero del Supertrend, potrebbe aprire le porte ad una fase correttiva più importante con primi obiettivi i top di febbraio 2022 in area 20,30 euro. Nel caso in cui questi sostegni dovessero lasciare il passo alle vendite, si avrebbe un ulteriore indebolimento della struttura grafica con possibili discese fin verso la soglia dei 19 euro e successivamente in direzione dei massimi di dicembre 2022 situati nei pressi dei 19,50-19,55 euro.
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