In una giornata ricca di dati macroeconomici, i futures del Vecchio Continente anticipano un inizio di seduta all'insegna degli acquisti. Con il focus che rimane sempre rivolto alle mosse di Federal Reserve e BCE, il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni sopra i 27.500 punti, proseguendo il recupero in direzione dei massimi degli ultimi 12 mesi sui 27.800-27.850 punti.
Dal punto di vista operativo, una conferma oltre tali livelli spingerebbe i corsi verso i massimi decennali posti nei pressi dei 28.000 punti. Al ribasso sarà sempre da monitorare la soglia dei 27.000 punti, sotto i quali si andrebbero a testare i 26.850 punti. Tra i titoli da seguire a Piazza Affari troviamo sempre Banca MPS che, dopo la vendita di Axa, rimane al centro di diversi rumors.
Banca Mps: possibile interesse di Banco BPM
Mentre l'azione rimane sempre al centro di diversi rumors, la cessione da parte dei francesi di Axa di quasi l'8% del capitale di Banca MPS è stata valutata non negativamente dal Ministero dell'Economia, in quanto l'operazione viene letta come una buona opportunità per aumentare il flottante del titolo e semplificare di conseguenza la governance.
Tra le varie indiscrezioni troviamo quelle riguardanti la possibilità che il Tesoro, azionista di maggioranza dell'istituto con il 67% del capitale, stia studiando una possibile aggregazione con Banco BPM per riportare in mani private l'istituto e porre le basi per la nascita nel nostro Paese del terzo polo bancario auspicato dal Governo Meloni. Ricordiamo che già nel 2021 l'Esecutivo presieduto dall'allora Premier Mario Draghi aveva tentato un accordo con UniCredit, poi fallito dinanzi alle richieste avanzate da Andrea Orcel di un aumento di capitale su Banca MPS quasi tutto a carico dello Stato.
In attesa di capire se questi rumors possano trovare conferma, il titolo si prepara dopo 6 anni a rientrare nel FTSE Mib, prendendo il posto di Buzzi Unicem. A permettere il ritorno fra le blue chip è la buona riuscita della ricapitalizzazione di 2,5 miliardi di euro, che si è conclusa ai primi di novembre dello scorso anno. Ricordiamo che grazie all'aumento di capitale la banca ha ricevuto dalla BCE la conferma dei propri requisiti patrimoniali e da Moody's una promozione di rating da B3 a B1. Andiamo ora a vedere cosa ci suggerisce l'analisi tecnica sull'azione.
Azioni Banca MPS: analisi tecnica e strategie operative
Il sell-off che ha contrassegnato nella giornata di ieri il titolo Banca MPS ha spinto le quotazioni a chiudere nei pressi dei 2,5 euro, dopo aver toccato un minimo a 2,4 euro. Nel breve periodo importante sarà non perdere l'area dei 2,35 euro, dove transita l'indicatore giornaliero del Supertrend, per evitare una prosecuzione della fase correttiva in direzione dei 2,30 euro e successivamente dei 2,20 euro. Nel caso si realizzasse questa ipotesi, sarebbe fondamentale la tenuta di questi sostegni per non vedere aumentare le chance di un ritorno dei corsi verso i 2,10 euro.
Al contrario, un segnale di ritrovata forza si avrebbe con il ritorno delle quotazioni sopra i 2,80 euro, con primo obiettivo i top di periodo posti sui 2,95 euro. L'eventuale superamento di questi ultimi livelli aprirebbe le porte per una chiusura dell'ampio gap down aperto dal 14 ottobre 2022 sui 3,54-3,55 euro. Dal punto di vista operativo sarà solo lasciandosi alle spalle queste aree resistenziali che si avrebbe una continuazione degli acquisti verso la soglia dei 4 euro e successivamente in direzione dei 4,50 euro.
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