Con il focus sempre rivolto alle prossime mosse delle banche centrali in terma di rialzo dei tassi di interesse, i futures del Vecchio Continente anticipano un inizio di seduta all'insegna della cautela. In questo contesto il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni nei pressi dei 27.400 punti, cercando di avvicinarsi alle prossime resistenze situate in area 27.500 punti sopra i quali si potrebbero avere allunghi fin verso i top degli ultimi 12 mesi situati sui 27.800-27.850 punti.
Al ribasso primi sostegni situati in area 27.000 punti, sotto i quali si aprirebbero le porte per un test sui minimi della scorsa ottava situati sui 26.850 punti. Tra i titoli da seguire a Piazza Affari troviamo Saipem, che nella serata di ieri ha comunicato i dati preliminari del 2022 e aggiornato il suo piano strategico 2023-2026.
Saipem: ecco i dati preliminari 2022 e il piano strategico 2023-2026
Saipem ha comunicato i dati preliminari del 2022, che hanno confermato la ripresa dell'azienda grazie in particolar modo ad un ottimo 4° trimestre. Nello specifico la società ha terminato il 2022 con ricavi in salita del 53% a 9,98 miliardi di euro ed un EBITDA Adjusted che passa dai -1,27 miliardi di euro dell'anno precedente agli attuali +595 milioni di euro.
Il risultato netto vede una perdita di 209 milioni di euro che si confronta con i -2,47 miliardi di euro registrati nell'anno precedente. Nel corso del 2022 i nuovi ordini acquisiti sono di 14 miliardi di euro, di cui il 70% realizzati nel segmento offshore (E&C e Drilling). In questo contesto prosegue la cessione del Drilling Onshore, con il perfezionamento a fine ottobre 2022 del primo closing che ha visto un incasso di 500 milioni di euro e l'acquisto del 10% della partecipazione in KGA Deutag.
Per quanto riguarda il 4° trimestre, i ricavi si sono attestati a 2,94 miliardi di euro, rispetto agli 1,71 miliardi dello stesso periodo del 2021, ed un EBITDA Adjusted a 150 milioni di euro. Nel corso del periodo i nuovi ordini sono pari a 6 miliardi di euro, il 95% dei quali provenienti dal business offshore. Grazie a questi numeri la società ha rivisto le linee strategiche 2023-2026 che erano state presentate 12 mesi fa. Per il 2023 i ricavi dovrebbero superare gli 11 miliardi di euro, con un EBITDA Adjusted a circa 850 milioni di euro. Il flusso di cassa dovrebbe attestarsi a circa 450 milioni di euro, anche in scia agli investimenti tecnici necessari per l’approntamento di nuovi mezzi noleggiati da terzi, con un Free Cash Flow a breakeven.
Con riferimento al 2026, ultimo anno del piano strategico, la società prevede ricavi superiori a 12 miliardi di euro, un EBITDA Adjusted di oltre 1,2 miliardi di euro ed un Free Cash Flow oltre i 600 milioni di euro. In riferimento all’intero arco del piano, la società prevede acquisizioni di nuovi ordini E&C per circa 46 miliardi di euro e Drilling Offshore per circa 3 miliardi di euro. Per quanto riguarda gli investimenti cumulati questi sono visti a circa 1,2 miliardi di euro. Andiamo ora a vedere cosa ci indica l'analisi tecnica sull'azione per le prossime sedute.
Azioni Saipem: analisi tecnica e strategie operative
Il trend rialzista innescatosi sul titolo Saipem fin da ottobre 2022 e che ha spinto i prezzi dall'area degli 0,6 euro fin verso gli 1,55 euro è ancora confermato. Nel breve termine sarà con il superamento di queste ultime aree resistenziali che si avrebbe un rafforzamento della struttura grafica e una prosecuzione degli acquisti in direzione degli 1,65-1,70 euro e successivamente spingersi in direzione degli 1,949 euro, dove verrebbe chiuso il gap down lasciato aperto il 13 luglio 2022. In questo contesto eventuali fasi correttive in direzione degli 1,33-1,35 euro, dove transita l'indicatore daily del Supertrend, potrebbero essere lette come delle occasioni di acquisto.
Al contrario segnali di debolezza si materializzerebbero con discese sotto gli 1,33 euro e primi obiettivi ribassisti situati tra gli 1,27 e gli 1,30 euro, dove transitano sia la media mobile a 50 che a 200 giorni. Dal punto di vista operativo sarà fondamentale la tenuta di questi livelli supportivi per evitare un pericoloso indebolimento del quadro grafico il quale aprirebbe le porte ad ulteriori correzioni in direzione degli 1,20-1,15 euro e successivamente verso gli 1,10 euro.
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