In una seduta che sarà contrassegnata dall'importante dato riguardante l'inflazione statunitense, i futures del Vecchio Continente impostati sopra la parità anticipano un inizio di giornata in leggero rialzo sui principali mercati azionari europei. Per quanto riguarda il nostro FTSE Mib le attese sono per un'apertura sopra la soglia dei 23.000 punti, livelli da confermare per proseguire il recupero in direzione delle prime reistenze di breve situate in area 23.300 punti. Tra i titoli che a Milano potrebbe registrare variazione importanti troviamo Banca Mediolanum che ieri ha comunicato i dati del primo trimestre 2022. Andiamo a vederli nello specifico.
Banca Mediolanum: i risultati finanziari del 1° trimestre 2022
Banca Mediolanum ha chiuso il primo trimestre del 2022 con un utile netto a 114,3 milioni di euro, in contrazione rispetto alla stesso periodo del 2021 che si era chiuso a 133,4 milioni di euro. Per quanto riguarda il margine operativo, questo passa dai 123,54 milioni registrati nei primi 3 mesi del 2021 agli attuali 142 milioni di euro. L'ottima raccolta netta in prodotti gestiti ha attenuato il calo delle masse dovuto all’andamento dei mercati e ha contribuito a portare le commissioni ricorrenti a 371,9 milioni di euro in crescita rispetto ai 338,4 milioni di euro del 31 marzo 2021.
Il margine da interessi è in aumento del 9% attestandosi a 70,4 milioni di euro, mentre il totale delle masse gestite e amministrate si porta a 106,10 miliardi di euro risultando in crescita del 9% rispetto allo stesso trimestre del 2021 ma in calo del 2% rispetto alla fine dell'anno appena passato. Infine il Common Equity Tier 1 Ratio si attesta al 21% confermando la solidità dell'istituto. Andiamo ora a vedere l'impostazione grafica del titolo.
Azioni Banca Mediolanum: analisi tecnica e strategie operative
La nuova fase correttiva partita a fine marzo dalla soglia degli 8 euro, ha riportato nella seduta di ieri le quotazioni di Banca Mediolanum in area 6,90 euro avvicinandosi in questo modo ai supporti di breve situati nei pressi dei 6,80 euro. Dal punto di vista operativo la perdita di questi livelli dovrebbe far proseguire il movimento primario in atto, che avrebbe un primo target sui 6,60 euro e successivamente spingersi al test dei minimi toccati il 7 marzo sotto la soglia dei 6 euro.
Al contrario per avere un primo segnale di positività l'azione dovrebbe riportarsi oltre i 7,40-7,45 euro, dove transita peraltro il supertrend daily, aprendo così la strada per allunghi in direzione degli 8 euro. Nel caso in cui i prezzi dovessero spingersi anche oltre queste resistenze, si avrebbe un miglioramento della struttura grafica con ulteriori allunghi in direzione degli 8,40-8,50 euro.
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