Prosegue il rimbalzo sui principali mercati azionari europei che si avviano a chiudere la seduta in generale territorio positivo. In questo contesto recupera terreno anche il FTSE Mib, il quale sfrutta gli acquisti che stanno contrassegnando il settore finanziario. Dal punto di vista operativo, le quotazioni si stanno spingendo in direzione dei primi target rialzisti situati sui 23.300 punti che, se lasciati alle spalle, potrebbero far proseguire il movimento odierno verso i 23.500 punti. Tra i titoli che a Piazza Affari fanno peggio del mercato troviamo Fineco, nel giorno in cui la società ha comunicato i dati del primo trimestre 2022. Andiamo a vederli nello specifico.
Fineco: i risultati finanziari del 1° trimestre 2022
Fineco chiude i primi 3 mesi del 2022 con un utile netto che passa dagli 88,6 milioni dello stesso periodo del 2021 agli attuali 123,6 milioni di euro, superiore alle attese degli analisti a 100,5 milioni di euro. In crescita anche i ricavi, che si portano a 255,7 milioni di euro risultando in rialzo di oltre il 23% rispetto ai primi tre mesi del 2021, trainati dall'ottima performance di Fineco Asset Management.
La società conferma l'ottima solidità patrimoniale con un CET1 ratio che si porta dal 18,8% di fine 2021 all'attuale 19,31%, in rallentamento dal 26,51% che si erano avuti il 31 marzo dello scorso anno. Per quanto riguarda il aprile, la raccolta netta è stata pari a 1 milardo di euro, portando il totale da inizio anno a 3,9 milardi di euro.
Relativamente al conflitto Russia-Ucraina si segnala che, dal punto di vista del proprio portafoglio investimenti, il gruppo non ha esposizioni dirette in asset russi e le esposizioni indirette sono di importo non significativo. Andiamo ora a vedere la risposta del titolo dopo la comunicazione di questi dati.
Azioni Fineco: analisi tecnica e strategie operative
La fase correttiva partita a novembre 2021 dai 17,50 euro è ancora in atto sulle azioni Fineco, che in queste ore son tornate sui minimi di marzo 2022 in area 11,75-11,80 euro. Nel breve periodo questi sono i livelli da monitorare perchè in caso di rottura, non solo si avrebbe un ulteriore indebolimento del trend in atto, ma si aprirebbero le porte per un test sui minimi dell'autunno 2020 posti nei pressi degli 11,10-11,15 euro.
Al contrario, un pronto ritorno delle quotazioni sopra i 12,30 euro potrebbe porre le basi per un rimbalzo che avrebbe un primo target sui 13,40 euro e successivamente in area 13,86 euro, dove verrebbe chiuso il gap down lasciato aperto il 26 aprile 2022. Per avere invece un vero segnale di forza i prezzi dovrebbero invece portarsi sopra i 14,60-14,65 euro, oltre i quali avremmo ulteriori allunghi in direzione dei 16,20-16,30 euro che rappresentano i massimi toccati dal titolo nell'anno in corso.
Impara a fare trading sul mercato azionario italiano con la strategia di Pietro Origlia! Partecipa anche tu al nuovo corso " Trading Long e Short sul mercato azionario italiano"