L'obiettivo è superare gli Stati Uniti nella tecnologia e diventare la prima potenza tecnologica mondiale. La Cina ha lanciato un piano generale con cui farà richiesta ai giganti come Huawei di sviluppare software di intelligenza artificiale e di installare reti 5G da ora fino al 2025.
Già dal prossimo anno Pechino raddoppierà la sua capacità wireless in tema di Five Generation, grazie alla costruzione di oltre 600 mila stazioni base per garantire la copertura di tutte le principali città. Adesso sono operative 718 mila stazioni in tutto il Paese che trasmettono segnali mobili e li amplificano. L'infrastruttura cinese attualmente è la più sofisticata del mondo riguardo il 5G, ottenuta con una spesa di 1.400 miliardi di dollari.
5G: chi ci guadagna dal piano cinese
Il nuovo piano è stato ribadito dal Ministro dell'Industria e dell'Informazione Technologica Xiao Yaqing nel corso di un evento che riguarda appunto lo sviluppo tecnologico della Nazione. La notizia è stata raccolta con grande entusiasmo dai soggetti che saranno parte attiva del programma.
Uno tra questi è stato il produttore di apparecchiature di rete ZTE Corp., che immediatamente ha fatto un balzo di oltre il 9% nella Borsa di Hong Kong, mentre oggi ha chiuso le contrattazioni poco sopra la parità. Un'altra società che verrebbe favorita è Datang Telecom Technology, quotata a Shangai e che è salita dell'8% nella giornata di ieri, salvo poi lasciare per strada il 3% nella seduta appena conclusa. Grandi acquisti anche per altre società cinesi del settore come Technologies Co. , Wuhan Fingu Electronic Technology Co. e Suzhou Shijia Science & Technology, le cui azioni si sono impennate fino al 10% all'annuncio del progetto.
Le principali aziende di telecomunicazioni cinesi viceversa sono andate in rosso, come ad esempio China Mobile, China Unicom Hong Kong Ltd. e China Telecom. La ragione sta nel fatto che, riguardo alla costruzione del 5G, devono ancora annunciare i piani di spesa per il 2021. In questo caso i costi sicuramente saranno crescenti per mantenere l'espansione in essere della rete e i ricavi non saranno abbastanza ancora per recuperare le spese.
5G: la sfida agli Stati Uniti e le preoccupazioni sul debito cinese
Il nuovo piano di stimolo inferirà un colpo pesantissimo all'industria americana, poiché sarà molto difficile che le multinazionali a stelle e strisce trarranno beneficio dalla nuova piega che sta prendendo la cosa dal punto di vista tecnologico.
Il consolidamento di provider esistenti e la nascita di alcune società cinesi in grado di competere con colossi statunitensi come General Electric, inevitabilmente porteranno a risucchiare quote di mercato importanti. Questa è una delle principali ragioni per cui Donald Trump ha iniziato una battaglia senza esitazione contro alcuni pesi massimi come Huawei. RIcordiamo che quest'ultma è stata inserita, insieme a molte altre società cinesi di pari o minor rango, nella lista nera della Casa Bianca.
Tutto quanto non ha impedito però alla tecnologia del Dragone di andare avanti e di rappresentare oggi una minaccia effettiva per i Paesi concorrenti. Tuttavia qualche dubbio rimane in merito alla provenienza dei fondi per sostenere gli stimoli. Riecheggia in maniera ancora insistente l'affermazione fatta da Zhu Tian, professore di economia presso la China Europe International Business School di Shanghai, il quale dichiarava che è praticamente impossibile sostenere un'economia di un Paese solo con nuove infrastrutture, appoggiandosi a un debito che ha già raggiunto livelli preoccupanti. In tempi normali è una cosa che non andrebbe fatta, in un momento come questo forse diventa una cosa necessaria.