Da oltre un anno le grandi società tecnologiche USA continuano a beneficiare di ampi acquisti in Borsa. La pandemia ha spinto i rialzi, con la domanda per i prodotti elettronici che ha registrato una fortissima crescita grazie al maggior utilizzo di questi dispositivi per via dello smartworking e della didattica a distanza, ma anche per l’intrattenimento.
Una delle aziende che ha tratto grandi benefici da questo contesto è sicuramente Microsoft. Nell’ultimo trimestre la compagnia ha superato le attese degli analisti sia per quanto riguarda gli utili per azione, a 1,95 dollari, che per quello che concerne i ricavi, a 41,71 miliardi di dollari.
Gli esperti censiti da Refinitiv si attendevano rispettivamente 1,78 dollari e 41,03 miliardi di dollari. La società fondata da Bill Gates ha raggiunto un altro importante traguardo: i 2.000 miliardi di dollari di capitalizzazione. Tra le aziende statunitensi solamente Apple aveva archiviato tale risultato.
Microsoft: i fattori che potranno sostenere il rialzo in futuro
Microsoft può contare su diversi vantaggi. La domanda di computer è cresciuta dell’11% nel 2020 (elaborazioni Canalys) e nei primi tre mesi del 2021 l’incremento della domanda non sembra essersi fermato nemmeno con la carenza di chip a livello globale. Secondo le stime di Gartner, le spedizioni di pc tradizionali è superiore del 32% rispetto al medesimo periodo del 2020.
La richiesta per i prodotti Microsoft potrebbe venire alimentata anche dal prossimo sistema operativo Windows 11, che potrebbe portare diversi utenti a passare ad un modello più recente per riuscire ad avere questo aggiornamento.
Un altro fattore da tenere in considerazione è la crescita del business del cloud, che nei primi tre mesi del 2021 ha registrato una crescita del 50%. Ricordiamo come Microsoft abbia la seconda quota di mercato più importante al mondo nel segmento, pari al 20%, superata solamente dal 32% di Amazon (fonte dati: Statista).
Azioni Microsoft: analisi tecnica e strategie operative
Da un punto di vista grafico, le azioni Microsoft si trovano al test della parte superiore del canale che le accompagna da inizio 2021, rappresentata dalla linea di tendenza che unisce i massimi del 12 ottobre 2020 a quelli del 2 febbraio 2021.
Questo approdo è avvenuto dopo la rottura decisa della resistenza a 261,57 dollari, lasciata in eredità dai top del 18 aprile 2021, elemento che ha corroborato la forza dell’uptrend. Se questo ostacolo dovesse venire superato, i compratori avrebbero la possibilità di portare le quotazioni verso la successiva soglia psicologica dei 300 dollari.
Al contrario, una discesa sotto i 268 dollari prima e i 265 dollari poi permetterebbe ai venditori di tornare in vantaggio nel breve periodo arrivando al test dell’ex resistenza rotta lo scorso 20 giugno. Un breakout di tale livello consentirebbe ai prezzi di arrivare al supporto fornito dalla trendline disegnata con i minimi del 14 gennaio e 11 maggio 2021, ora transitante sull’intorno dei 250 dollari.
Da un punto di vista operativo, si potrebbe attendere un ritracciamento profondo verso i 250 dollari per valutare strategie di matrice long. Al contrario, discese sotto i 266 dollari permetterebbero l’implementazione di strategie di stampo short di breve periodo.
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