Generali ha deciso di lanciare un'OPA volontaria da 1,176 miliardi di euro su Cattolica Assicurazioni per consolidare la propria posizione nel mercato assicurativo italiano. Il titolo Cattolica, temporaneamente sospeso a inizio seduta, si è portato subito poco sopra il prezzo offerto, pari a 6,75 euro per azione. Alle 11:12 le azioni erano in rialzo del 12,63% a 6,82 euro. Al momento il gruppo veronese non ha commentato. Vediamo i dettagli.
Generali lancia OPA totalitaria su Cattolica a 6,75 euro
Con l'operazione di Generali sono stimate, a regime, sinergie per oltre 80 milioni di euro ante imposte all'anno, derivanti, tra le altre cose, dalla capacità di ottimizzare la politica di sottoscrizione del rischio, si legge in una nota del gruppo.
I costi di integrazione sono stimati complessivamente in circa 150-200 milioni di euro ante imposte per i prossimi 4 anni. Il costo complessivo dell'operazione è di 1,2 miliardi di euro, con un impatto sulla Solvency del Leone stimato in 7,8 punti percentuali.
Alla fine dell'anno scorso Generali è entrato nel capitale di Cattolica tramite un aumento di capitale riservato da 300 milioni, diventandone il primo azionista con quasi il 24% del capitale. Con l'operazione di oggi, il Leone di Trieste diventerebbe il primo gruppo in Italia nel mercato danni e rafforzerebbe la propria presenza nel mercato vita.
Il corrispettivo offerto è superiore del 15,3% rispetto al prezzo di chiusura del 28 maggio e del 40,5% rispetto alla media aritmetica, ponderata per i volumi scambiati, dei prezzi ufficiali degli ultimi 6 mesi. Lo scopo dell'offerta è acquisire l'intero capitale di Cattolica e ritirarla da Piazza Affari.
In seconda battuta l'obiettivo scende a una partecipazione almeno pari al 66,67% o "comunque, in ogni caso almeno pari al 50% più una azione", si legge sulla nota. "Si ritiene che la revoca dalla quotazione favorisca gli obiettivi di integrazione, di creazione di sinergie e di crescita" dei due gruppi”.
Secondo una fonte vicina alla situazione, con l'operazione Generali sottrae Cattolica, che è un asset importante del mercato assicurativo italiano, a possibili mire da parte di grandi gruppi stranieri. Nel piano strategico a fine 2018, il gruppo triestino aveva destinato 4 miliardi di euro ad acquisizioni e gliene restano a disposizione 2,3 miliardi, di cui circa la metà sarebbe assorbita dall'operazione Cattolica.
L’azionariato di Cattolica: dopo Generali Warren Buffett
Dopo Generali, che controlla il 23,67% del capitale, l'azionariato di Cattolica vede tra gli azionisti rilevanti l’oracolo di Omaha, Warren Buffett, tramite Berskshire Hathaway con il 9,05% e la Fondazione Banca del Monte di Lombardia con il 3,16% mentre Cariverona, che di recente ha ridimensionato la propria quota, detiene circa l'1%.
Sull'eventuale adesione all'OPA, fonti vicine a Cariverona preferiscono non commentare, sottolineando che "decideranno gli organi di governo dopo le consuete valutazioni del comitato finanza". Cattolica Assicurazioni ha poi in portafoglio azioni proprie pari al 12,3% del capitale, di cui deve vendere su indicazione dell'IVASS circa il 9% entro fine anno.