Se l'annuncio del vaccino Pfizer sta rincuorando il mondo intero alle prese con il Covid-19, le società tecnologiche non stanno sorridendo in Borsa. Alla notizia divulgata dalla casa farmaceutica, gli investitori hanno cominciato a bersagliare i titoli che più di tutti avevano tratto beneficio dal periodo pandemico.
Nelle prossime settimane si giocherà una partita cruciale in quanto arrivano le feste natalizie e, proprio perché lo shopping nei negozi sarà smorzato dalle probabili chiusure, gli e-commerce presumibilmente incrementeranno le loro vendite. Ora siamo in prossimità del Black Friday e già molte aziende si sono attrezzate per prolungare l'evento a una settimana, lanciando proprio il Week Black Friday, con gli sconti che partiranno dal 23 novembre.
Big Tech cinesi: stretta dell'Antitrust
Come se non bastasse la notizia del vaccino, le Big Tech sono messe sotto pressione dall'Antitrust che le accusa di esercitare una posizione dominante sul mercato, a discapito della concorrenza. L'ultima in ordine temporale è stata la minaccia da parte del Governo cinese ai giganti della tecnologica come Alibaba, Tencent e JD.Com.
A giudizio delle Autorità di Pechino, il libero mercato è messo seriamente in pericolo dallo strapotere dei colossi online che stanno spazzando via la concorrenza, impedendo la crescita produttiva nel Paese. Già il segnale del blocco dell'IPO di Ant Group, controllata proprio da Alibaba, era stato eloquente: oggi la stretta si fa molto più concreta.
La reazione dei mercati è stata violenta, con il titolo della società guidata da Jack Ma che a Hong Kong ha lasciato quasi il 10%. Il fatto ha rovinato la festa che si celebra oggi in Cina, riguardo il Single Day. Questo evento è stato creato proprio da Alibaba come una mossa di marketing, anche se poi è stato copiato da tutti i concorrenti. In tale giorno milioni di cinesi possono approfittare di sconti e promozioni nella piattaforma dell'e-commerce.
Stamattina lo shopping aveva fatto segnare già movimenti di denaro per 56 miliardi di dollari, in aumento sensibile rispetto ai 38 miliardi del 2019. Questo significa che la gente ha voglia di spendere dopo i mesi passati in quarantena, come se fosse impadronita da una sorta di revenge spending.
Le altre società tecnologiche sono state tempestate allo stesso modo dalle vendite nei mercati borsistici: Tencent ha perso il 7,39%, JD.Com il 5,63%, il produttore di cellulari Xiaomi l'8,18% e la piattaforma per prodotti di consumo e servizi al dettaglio Meituan Dianping il 9,67%. Insomma un massacro che, considerate le perdite di tutte e 5 le azioni, ha fatto bruciare 250 miliardi di dollari.
Alibaba: come si stanno comportando gli hedge fund dopo il crollo
Continuerà il calo azionario di Alibaba oppure questa sarebbe una buona occasione per entrare a mercato approfittando dei prezzi più bassi? In tal senso la reazione dei grandi fondi d'investimento non è unanime. Octahedron Capital Management ad esempio ha incrementato gli acquisti dopo la discesa delle azioni a seguito della sospensione dell'IPO di Ant Group.
L'aspettativa è di una ripresa nei prossimi mesi dell'Offerta Pubblica Iniziale e di un rilancio delle quotazioni del gigante e-commerce, anche se una nuova regolamentazione più rigorosa dovesse essere attuata. Secondo il fondo, le entrate dell'azienda crescono a un ritmo del 20% a trimestre e la sua rete di consegna si sta espandendo al ritmo più rapido mai visto.
Dopo la caduta di oggi, anche il fondo Coronation Capital ha aumentato l'esposizione riguardo le azioni Alibaba. L'obiettivo in tal caso è di lungo termine, ossia di 3-5 anni, in quanto viene tenuto in conto il fatto che nei prossimi mesi l'azienda sarà sotto pressione e il titolo potrebbe anche soffrire in Borsa.
Kamet Capital invece ha tagliato la sua posizione nella società di Jack Ma in quanto le regole anti-monopolio messe in atto dal Dragone genereranno parecchie turbolenze sul titolo. Ad ogni modo il fondo mantiene una certa quota sull'azienda hi-tech poiché l'attività è strettamente correlata alla ripresa economica della Cina.