Nel medio periodo, uno dei principali driver che potranno penalizzare il prezzo del petrolio è la crescita dell’interesse relativa al tema ESG. Sempre più aziende del settore oil&gas stanno investendo importanti risorse per la transizione energetica.
Per Clark Williams-Derry, analista all’Institute for Energy Economics and Financial Analysis evidenzia come un numero crescente di investitori stia aumentando il suo scetticismo sui modelli di business di questo tipo di società in un contesto in cui la crisi climatica richiede un’urgente transizione dai combustibili fossili. Tra le società del comparto al centro dell’attenzione vi è BP, che ha messo in campo una strategia per ridurre le emissioni. Vediamo di cosa si tratta e come operare la struttura tecnica del titolo quotato in Borsa.
BP: le strategie per la decarbonizzazione
BP mira a passare dall’essere una compagnia petrolifera internazionale ad una società di energia integrata. Il gruppo punta ad arrivare a zero emissioni nette nel 2050, effettuando una decarbonizzazione tramite diverse forme di energia come le rinnovabili, i biocarburanti e l’idrogeno. Per quello che riguarda l’oil&gas, la società sottolinea come questo si ridurrà progressivamente, rimanendo però una parte importante del business societario.
Nel 2030 il gruppo si attende di indirizzare più del 40% degli investimenti in due aree: low electricity and energy e customer convenience and mobility. Questo verrà effettuato aumentando gli investimenti a circa 5 miliardi di dollari rispetto ai 500 milioni attuali, catturando una quota di mercato nei mercati core dell’idrogeno, producendo 100.000 barili al giorno di bioenergia e raddoppiando le interazioni giornaliere con i consumatori a 20 milioni.
Per quanto riguarda lo sviluppo del comparto elettrico, il gruppo vuole fornire 70.000 colonnine di ricarica, ben al di sopra delle 7.500 attuali. Oltre a questo, BP è intenzionata ridurre la produzione di oil&gas di oltre il 40%, senza effettuare esplorazioni in nuovi Paesi, tagliare le emissioni da operazione tra il 30% e il 40% e ridurre l’inquinamento associato alla produzione upstream di gas e petrolio del 35%-40%.
BP: analisi tecnica e strategie operative
Da un punto di vista grafico, le azioni BP si trovano all’interno di una fase laterale compresa tra 24,15 e o 24,94 dollari. Di recente le quotazioni sono state respinte dalla parte superiore di questa congestione, dove passano la linea di tendenza ottenuta collegando i massimi del 14 giugno e 10 agosto 2021 e il livello orizzontale espresso dai top del 26 agosto 2021.
Se i corsi dovessero violare la parte inferiore di tale zona, si potrebbero aprire scenari per un ribasso verso il successivo supporto transitante in zona 23,73 dollari, dove passa la trendline disegnata dell’1 febbraio e 18 luglio 2021. Se invece i corsi dovessero riuscire ad oltrepassare le resistenze menzionate prima, si potrebbe assistere ad una ripartenza delle quotazioni verso la zona dei 26 dollari. Da un punto di vista operativo, si potrebbero valutare strategie di matrice long dagli attuali livelli, con stop loss a 23,80 dollari e obiettivo a 24,90 dollari.
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