Apple finalmente è riuscita ad agguantare una capitalizzazione di mercato di 3.000 miliardi di dollari durante l'ultima seduta di Wall Street. La società di Cupertino risulta essere la prima ad arrivare a questo storico traguardo, grazie a un rally straordinario che ha comportato una performance delle azioni del 37% negli ultimi 12 mesi e del 243% dall'inizio della pandemia.
Quanto è successo al gigante dell'iPhone è la dimostrazione eloquente di quanto il mondo si sia spostato sulla tecnologia, che è possibile vedere in ogni essenza della nostra vita: dal lavoro all'intrattenimento, all'istruzione, ecc.
Ad aver dato una spinta decisiva è stato l'interesse dell'azienda in settori che ormai hanno tracciato una strada di sviluppo per il futuro come la realtà virtuale e le auto elettriche autonome. Eppure c'è stato un periodo a ottobre di quest'anno in cui la sua leadership come società più preziosa del mondo è stata messa in discussione dall'avanzata di Microsoft.
Anche perché si è temuto che i problemi relativi alla catena di approvvigionamento avrebbe impattato in maniera deleteria sull'ultimo trimestre dell'anno, il più importante per l'attività produttiva di Apple. Il cambio di passo la società guidata da Tim Cook l'ha effettuato l'ultimo mese grazie a una crescita in Borsa del 12%, a fronte di un incremento del 4,6% del titolo Microsoft, la cui valutazione ora si assesta a 2.510 miliardi di dollari. Adesso il peso di Apple sull'indice S&P 500 è di circa il 7%, aumentando in questo modo il suo potere condizionante.
Azioni Apple: il parere degli analisti
Gli analisti mantengono un'alta valutazione sulla società californiana. Moody's il mese scorso ha portato il rating di Apple a tripla A e così Cupertino è diventata la terza società insieme a Microsoft e Johnson&Johnson a essere valutata in questo modo dall'agenzia americana. Ancora una tacca sotto la tripla A viene invece mantenuta da S&P Global. Dei 45 analisti interpellati da Bloomberg, ben 35 considerano il titolo da acquistare e solo 2 sono in posizione di vendita.
Patrick Burton, co-gestore del portafoglio del MainStay Winslow Large Cap Growth Fund, che detiene circa 2,75 milioni di azioni Apple, sostiene che la capitalizzazione di mercato di 3.000 miliardi di dollari è sorprendente ma esistono ancora opportunità significtive nei prossimi 5-10 anni grazie al franchising di iPhone stabile e alla crescita dei nuovi prodotti e servizi.
Secondo Tom Forte, analista di DA Davidson, le azioni Apple hanno tratto vantaggio anche dall'entusiasmo degli investitori per i veicoli elettrici, nella speranza che il colosso degli iPhone entri in questo mercato entro i prossimi 5 anni. Forte sottolinea anche che il titolo Apple non è economico oggi, perché il price/earnings ha superato quota 30, ben oltre la media triennale di 23,4.
Ben Wood, capo analista di CCS Insight, tesse le lodi dell'Amministratore Delegato, Tim Cook, giudicandolo piuttosto conservatore ma che ha avuto la capacità di rendere il franchise di iPhone l'articolo di elettronica di consumo più redditizio della storia.
Azioni Apple: 3 rischi per il futuro
Le grandi prospettive dell'azienda per il futuro non annullano però dei rischi esistenti che non possono essere trascurati. Il primo riguarda la repressione normativa più dura della storia della società. Le pratiche esercitate sull'App Store e i rapporti con terzi sviluppatori sono costantemente oggetto in particolare della rigida attenzione da parte delle Authority americane e indiane.
Il secondo riguarda una concorrenza molto forte sui prodotti del futuro che riguardano i visori per la realtà virtuale, sui quali Apple dovrà gareggiare con un colosso del calibro di Facebook, e le auto autonome dove Tesla ancora detta legge e molti altri grossi player si sono lanciati a conquistare fette di mercato.
Il terzo concerne l'eccesso di valutazione del titolo. Come suddetto, i multipli sono alti e il prezzo si trova in media del 4,5% sopra il target price degli analisti. Ciò significa che, anche se l'80% acquisterebbe le azioni, la maggior parte ritiene che quotazioni troppo alte possono dare adito a una correzione anche sostenuta.