La magnitudo del danno dipenderà da come Foxconn riuscirà a gestire tutta la struttura, messa in difficoltà dall'abbandono da parte dei lavoratori, molti dei quali neoassunti, per via delle proteste contro le restrizioni Covid-19 e la politica aziendale sugli emolumenti.
Nelle ultime settimane, Apple e Foxconn hanno aumentato le stime sulle perdite, il colosso guidato da
Tim Cook ha
ridimensionato l'obiettivo di produzione per l'anno da 90 a 87 milioni di unità, ma ritengono di essere in grado di recuperare deficit produttivo nel corso del 2023.
Le misure che sta prendendo Foxconn
Il tumulto di Zhengzhou è un brutto colpo per Apple, perché arriva in un momento cruciale per la produzione. Nell'ultimo trimestre del 2021 Cupertino ha storicamente riportato risultati migliori, nonostante le difficoltà alla catena di approvvigionamento. Quest'anno la situazione appare molto più complicata.
Foxconn sta cercando di risolvere il problema del vuoto della forza lavoro che si è creata e che prima della protesta corrispondeva a 200 mila dipendenti. Il fornitore numero uno di Apple ha infatti offerto un bonus di 1.800 dollari ai lavoratori per convincerli a tornare in azienda almeno per i mesi di dicembre e gennaio. Contestualmente, sta assumendo, con l'aiuto del Governo, ulteriore personale, sebbene vi sia sempre il problema legato alla specializzazione e alla formazione.
Le opinioni degli analisti
Le politiche sul Covid adottate dalle autorità cinesi costituiscono una minaccia per la produzione degli iPhone. Anshel Sag, di Moor Insights & Strategy, ha rilevato ceh quanto sta accadendo dimostra che tutti, Apple compresa, siano "suscettibili ai vincoli alla catena di approvvigionamento in Cina a causa del Covid".
Gli analisti di Morgan Stanley avevano abbassato all'inizio di questo mese le previsioni sulle vendite di iPhone Pro per il 2022 di circa 6 milioni di unità, anche se le stime erano state lanciate prima dei fatti della scorsa settimana. Ad ogni modo, gli esperti della banca d'affari americana hanno tracciato uno scenario peggiore: il crollo delle vendite per Foxconn nel quarto trimestre potrebbe essere del 20%.
A questo punto, a giudizio di Amir Anvarzadeh, analista di Asymmetric Advisors, Apple e Foxconn saranno incoraggiate a cercare alternative alla Cina, tipo l'India e il Vietnam. Tutto questo "costringerà Apple ad accelerare la diversificazione della sua base produttiva", ha dichiarato l'esperto.