La settimana del 19 aprile si è conclusa con un forte movimento ribassista del Bitcoin e di tutte il comparto criptovalutario in generale. Questo è stato di gran lunga il movimento più netto e importante a cui abbiamo assistito questa ottava.
Le valute digitali hanno iniziato la settimana in negativo continuando a perdere terreno in modo significativo fino a venerdì mattina. Nel pomeriggio di venerdì abbiamo potuto vedere un timido rimbalzo anche se totalmente influente in termini di prezzo rispetto a quanto lasciato sul terreno.
Per dare un ordine di grandezza il Bitcoin è passato da circa 60.000 dollari di lunedì a 47.000 dollaridi venerdì per chiudere l’ottava vicino ai 50.000 dollari. Un movimento di oltre il 20% totalmente ragionevole se stiamo parlando della prima valuta digitale per capitalizzazione, anche se gli ultimi mesi abbiamo assistito a dei rally costanti con storni brevi ed immediatamente recuperati.
Difficile essere sicuri della reale motivazione anche se possiamo presumere ex-post che l’attacco diretto di Janet Yellen, che ha dichiarato di voler tassare fino all’80% i profitti realizzati su Bitcoin, abbia innescato delle immediate prese di beneficio che a loro volta hanno fatto scattare gli stop loss dei day trader che utilizzano i principali exchange per attività speculativa e non come investimento di lungo periodo.
Purtroppo questi soggetti trattano il Bitcoin come una comune asset class ed è per questo che spesso perdono denaro perché l’uscita obbligata dal mercato a causa dello stop fa realizzare una perdita certa. Uno speculatore attento, che conosce la forte volalità che si può creare su Bitcoin e che è padrone delle proprie emozioni invece sfrutta questi momenti come rare occasioni di accumulo a prezzi “scontati” in una visione un po’ più ampia di forte trend rialzista.
Per fare un esempio ricordo che durante il rally del 2017 il Bitcoin ha performato durante i 12 mesi di circa il 1.500% con 8 momentanei “crolli” tra il 20% e il 30%.
Diario di trading: come è andata la scorsa settimana
Facendo un passo indietro alla mia operatività posso constatare che 2 strategie su 3 si sono concluse in modo positivo:
- Il long da 1,1960 di lunedì mattina su EUR/USD si è concluso venerdì sera alla chiusura a 1,2100, sui massimi del movimento settimanale. Mai un attimo di stress in quanto l’operazione è partita in profitto e ci è rimasta per tutta la settimana.
- Lo short sul DAX per catturare 200-300 punti in scalping si è realizzato subito sia lunedì che martedì. Personalmente dopo la pausa di mercoledì ho poi guadagnato anche 100 punti long come mostrato in diretta durante la mia apparizione su Investv di giovedì mattina, in quanto avevo notato un cambiamento nello scenario e nella forza dell’indice.
- In questo momento sono in negativo invece per la mia entrata long su Bitcoin a 60.000 dollari e con il doppio del capitale a 55.000 dollari. Ho inoltre acquistato in maniera importante a 48.600 dollari venerdì nelle prime ore della mattina.
Diario di trading: le strategie operative della settimana
Sulla base delle considerazioni fatte sopra e dello studio macroeconomico che generalmente sintetizzo nel weekend, per la settimana del 26 Aprile ho deciso di procedere come segue:
- Flat su Bitcoin: non ho venduto quello che ho comprato durante la settimana in quanto la mia view per il 2021 in questo momento è ancora fortemente long. Se per caso nel corso dell'ottava i prezzi tornassero in aerea 60.000 dollari credo che scaricherò l’eccesso di acquisti fatti a 48.000 dollari. Venderò quanto comprato a 55.000 dollari solo in area 67.000 dollari. Posso permettermi di mantenere la posizione non avendo comprato strumenti a leva e avendo dedicato a questa speculazione solo una frazione del mio capitale dedicato al trading.
- Long EUR/USD: stessa size ridotta della scorsa settimana, continuo a puntare sul trend in atto. Entrata buy a 1,2050 con target 1,2200. Vedo generale debolezza nel dollaro, ma non mi avventuro al di fuori di questo cambio perché reputo ancora molto difficile gestire gli swing in multiday su GBP/USD e USD/JPY.
- Long DAX: scalping in asta di apertura per provare a prendere fino a 100 punti, ma accontentarsi anche di 30 o 50 punti se il movimento non parte deciso nei primi minuti di contrattazione per poi abbandonare l’indice fino al giorno successivo salvo improvvisi e rilevanti cambiamenti nello scenario, nei prezzi e nell’impostazione grafica.