I conti del 1° trimestre 2021 di Google confermano la positività degli investitori sull'azienda, con le azioni che dopo la pubblicazione della trimestrale hanno registrato un guadagno di oltre il 4% nell'AfterHours ieri a Wall Street. La crescita della spesa pubblicitaria ha pagato, grazie soprattutto alla pandemia che ha incrementato il numero di persone che si sono rivolte al motore di ricerca per qualsiasi cosa conseguente alle limitazioni della libertà di movimento.
L'obiettivo della società è quello di rimanere il numero uno come sito predefinito dagli operatori di iPhone e altri dispositivi, diversificando il suo core business pubblicitario. In ragione di questo la società guidata da Sundar Pichai ha concluso accordi miliardari negli ultimi mesi. L'ultimo con l'emittente in lingua spagnola Univision Communications del valore di 1 miliardo di dollari.
Google: i numeri della trimestrale
Nel primo trimestre del 2021 Alphabet, la holding di Google, ha prodotto un aumento del 34% dei ricavi rispetto all'anno precedente, a 55,31 miliardi di dollari. Nel contesto, gli EPS sono quasi raddoppiati se si paragonano alle previsioni degli analisti (26,9 dollari contro 15,82 del consensus) e quasi triplicati in confronto ai 9,87 dollari dei primi 3 mesi del 2020. L'utile totale è di 18 miliardi di dollari.
Interessante la crescita della divisione cloud computing, attraverso cui Google sfida colossi come Amazon e Microsoft. Nel trimestre le vendite sono salite del 46% a 4,05 miliardi di dollari. Nel business spicca anche YouTube, che ha visto incrementare le revenue del 49% superando quota 6 miliardi di dollari.
Tuttavia, occorre dire che negli Stati Uniti la quota di mercato della pubblicità associata alla ricerca è scesa dal 61% al 57%, mentre quella di Amazon ha avuto un aumento dal 13% al 19%. E questo è un primo segnale che la concorrenza è forte e la guardia va mantenuta sempre alta.
Google: la minaccia delle Autorità Antitrust
L'unica spina nel fianco per Google in questo periodo riguarda le Autorità di Regolamentazione. Da un anno il Dipartimento di Giustizia americano, insieme ad altri Stati, ha intrapreso una battaglia legale contro l'azienda per esercizio di posizione dominante volto a contrastare la concorrenza.
Se la causa va a fondo, la società di Mountain View potrebbe essere costretta a scorporare pezzi della sua attività e questo verrebbe percepito in maniera negativa dal mercato. Finora Google si è difesa ribadendo semplicemente di operare in un mercato competitivo dove le alternative sono tante e dove le persone scelgono un servizio solo se lo vogliono e non perché sono in qualche modo costrette.
Un altro grattacapo potrebbe arrivare dalle questioni riguardanti la privacy. I sostenitori della riservatezza hanno lanciato strali nei confronti delle attività pubblicitarie del gruppo, in quanto queste mirerebbero a raggruppare individui sulla base delle preferenze durante la navigazione in diversi siti Web. Ciò pone anche problemi che si ricollegano alle pratiche anticoncorrenziali.
Google: è tempo di comprare le azioni in Borsa?
Le azioni Alphabet hanno il vento in poppa in questo momento e proviene da un anno dove la performance a Wall Street è stata dell'80%. Il motore di ricerca di Google attualmente direziona il 92% del traffico mondiale, Google Maps ha una quota di navigazione dell'89%, mentre YouTube ad esso collegato rappresenta il 73% delle visualizzazioni globali dei video online. Numeri che non preannunciano di certo un declino del trend in corso.
Alla luce degli ottimi risultati conseguiti, inoltre, Google ha in programma di riacquistare 50 miliardi di dollari di azioni, grazie anche alle eccellenti riserve di liquidità. Questo è un modo per premiare gli azionisti che hanno continuato a rimanere fedeli alle ambizioni espansionistiche della società.
Secondo Sean Stannard-Stockton, Chief Investment Officer di Ensemble Capital, una società californiana di asset management, il gigante online ha superato brillantemente la tempesta Covid e in questo momento è posizionato in modo da essere ancora più forte per il futuro.