Il crollo di Meta Platforms a Wall Street e i timori della BCE su un'inflazione che potrebbe rimanere alta anche nei prossimi mesi, indeboliscono i mercati azionari europei che si avviano a chiudere in generale ribasso. Le vendite colpiscono anche il nostro FTSE Mib, che interrompe il recupero innescatosi la scorsa settimana con le quotazioni che sembrano aver voglia di andare a rivedere la soglia dei 27.000 punti.
Tra i titoli che nella giornata odierna sono oggetto di forti vendite troviamo Maire Tecnimont che secondo alcuni rumors, smentiti comunque dalla società, potrebbe far parte di un progetto di integrazione con Saipem.
L'idea partirebbe dalla deriva di Saipem in scia al profit warning di inizio settimana, che potrebbe riportare in auge un progetto preparato dal Tesoro già da anni. Questo piano prevederebbe un integrazione dell'ex controllata di ENI con Maire Tecnimont e creare, con l'aiuto della CDP, un polo italiano dell'ingegneria. Tutto questo, nel caso dovesse realizzarsi, dovrebbe passare prima da un aumento di capitale, l'ennesimo per Saipem dopo quello da 3,5 miliardi di euro nel 2016, che secondo alcuni osservatori potrebbe ammontare "ad almeno un miliardo di euro".
Azioni Maire Tecnimont: analisi tecnica e strategie operative
La fase correttiva a cui stiamo assistendo durante le ultime settimane, partita dai top degli ultimi anni in area 4,70 euro, ha riportato le azioni Maire Tecnimont in direzione della soglia psicologica dei 4 euro. In questo contesto, sono da monitorare i volumi, oltre 3 volte la media giornaliera mensile.
Dal punto di vista grafico questi livelli assumono un'importanza fondamentale perché qui transita la trendline rialzista partita dai minimi di ottobre 2020, quando il titolo quotava leggermente sopra la soglia dell'euro.
Dal punto di vista operativo discese sotto questi livelli non indebolirebbero la struttura grafica di fondo, ma farebbero proseguire la fase correttiva di breve spingendo i prezzi in direzione dei prossimi target ribassisti situati sui 3,80 euro e, a seguire, verso i 3,50 euro.
Al contrario la tenuta dei 4 euro non solo verrebbe letta positivamente dal mercato, ma farebbe ripartire il trend primario ascendente in direzione dei 4,25 euro, oltre i quali i prezzi potrebbero accelerare verso i 4,50 euro.