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Procter & Gamble ha rilasciato i conti del primo trimestre fiscale 2021 battendo le attese degli analisti e migliorando l'outlook. I dettagli e l'analisi tecnica
Continua la stagione delle trimestrali negli Stati Uniti. Oggi è stato il turno del colosso dei beni di prima necessità Procter & Gamble, che ha reso noto i conti del primo trimestre fiscale del 2021.
Guardando ai numeri del periodo luglio-settembre 2020, si comprende come la pandemia di Covid-19 abbia aiutato l’azienda con i consumatori che hanno spinto il fatturato facendo crescere la domanda di prodotti di pulizia e per il bucato. Al momento della scrittura, le azioni P&G a Wall Street scambiano in rialzo dell’1,68%.
Procter & Gamble: i conti del 1° trimestre fiscale del 2021
Procter & Gamble ha registrato ricavi per 19,32 miliardi di dollari e utili per azione a 1,63 dollari. Entrambi i dati sono risultati superiori al consensus degli analisti censiti da Refinitiv, che si attendevano queste misurazioni a 18,38 miliardi di dollari e 1,42 dollari. Tutte le cinque aree di business dell’azienda hanno riportato una crescita delle vendite organiche, specie nel comparto della cura della casa che ha segnato un incremento del 30%. Il settore meno favorevole è stato quello della rasatura, con le vendite dei rasoi da uomo che non hanno entusiasmato.
Procter & Gamble: le previsioni dell’intero anno fiscale
Procter & Gamble ha anche comunicato le attese per l’anno fiscale appena iniziato. La società prevede una crescita delle vendite del 3-4%, sopra le precedenti previsioni dell’1-3%. I ricavi organici sono visti in crescita del 4-5% (sopra il precedente 2-4%). A causa dell’estinzione anticipata del debito, l’utile netto è atteso in flessione di 0,05-0,20 dollari per azione. La società mira anche a riacquisti di azioni proprie per un ammontare compreso tra i 7 e i 9 miliardi di dollari.
Azioni Procter & Gamble: analisi tecnica e strategie operative
Da un punto di vista grafico, le azioni Procter & Gamble si trovano inserite in un intenso trend ascendente che di recente le ha portate a segnare nuovi massimi storici a 145,87 dollari. I rialzi avvenuti dopo i conti positivi hanno permesso alle quotazioni di riprendersi dalla discesa di ieri, che le aveva riportate a ridosso del supporto di area 141,44 dollari, dove passano la linea di tendenza disegnata con i top del 30 luglio e 4 settembre 2019, quella ottenuta collegando i minimi del 26 giugno e 25 settembre 2020 e il livello orizzontale espresso dai massimi dello scorso 2 settembre.
Al momento i prezzi sembrano essere intenzionati a segnare nuovi massimi storici, con una gamba ascendente che avrebbe maggiori probabilità di partire nel caso in cui si dovesse verificare una chiusura superiore ai 145,3 dollari. Viceversa, i venditori potrebbero spingersi verso il supporto a 135,97 dollari in caso di violazione dei lows segnati ieri a 141,13 dollari.
Quest’ultimo scenario verrebbe anche corroborato dalla divergenza di inversione bearish sull’RSI settato a 14 periodi. Operativamente, l’attuale fase di eccesso di acquisti potrebbe scemare nel caso in cui si dovesse assistere ad un ritorno a 142,6 dollari. In tal senso, si potrebbe valutare una strategia di natura short da tale zona, con stop loss localizzato a 145,95 dollari e obiettivo a 138,50 dollari.