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Volano le azioni Gilead Sciences dopo l'approvazione del remdesivir da parte della FDA per il trattamento del Covid-19. Dettagli e analisi tecnica
Continuano i progressi nella lotta al Coronavirus, con la Food and Drugs Administration che ha approvato pienamente il remdesivir di Gilead Sciences. Il farmaco è quindi il primo ad essere ritenuto ufficialmente efficace e sicuro dall’Autorità. Lo scorso maggio al medicinale era stata fornita l’autorizzazione per l’uso di emergenza. Volano le azioni Gilead nel premarket di Wall Street segnando un +4,17%.
Grazie alla piena approvazione, il remdesivir potrà essere somministrato a tutti i pazienti ospedalizzati a causa del Covid-19 al di sopra dei 12 anni. Per fare in modo che la terapia funzioni si dovrà somministrare il farmaco per via endovenosa per 5 o 10 giorni (in caso della presenza di respiratori).
Un recente studio pubblicato sul New England Journal of Medicine ha di recente evidenziato come il remdesivir riduca il tempo di guarigione dei pazienti a cui è somministrato. A inizio ottobre il farmaco ha dimostrato nuovamente la sua efficacia, venendo utilizzato per la cura del Presidente USA, Donald Trump.
Inizialmente il medicinale è stato prodotto per il trattamento dell’Ebola, senza dimostrarsi molto efficace. Prima che arrivasse il Covid-19, il remdesivir era già allo studio per la cura di altri Coronavirus come la MERS. Secondo gli analisti censiti da FactSet, le vendite del trattamento saranno di 2,3 miliardi di dollari nel 2020 e di 2,1 miliardi di dollari nel 2021.
Azioni Gilead Sciences: analisi tecnica e strategie operative
Graficamente, le azioni Gilead Sciences stanno evidenziando un quadro tecnico particolarmente interessante. Nella seduta di ieri infatti i prezzi hanno dato vita ad un modello di bullish Engulfing a ridosso del supporto a 60 dollari, intorno corrispondente al pavimento della lunga fase laterale in atto da maggio 2017.
A corroborare questo segnale di inversione vi è anche la situazione dell’RSI settato a 14 periodi, che sta delineando una divergenza di inversione ascendente. Gli obiettivi di medio periodo sono ora particolarmente ambiziosi, specie nel caso in cui i compratori dovessero riuscire a spingersi oltre i 65,2 dollari: gli acquirenti potrebbero infatti sfruttare l’occasione per tornare verso la zona degli 84 dollari, dove è presente la resistenza che costituisce la parte superiore della congestione menzionata prima.
Un segnale negativo si avrebbe invece con la rottura dei minimi di ieri, a 59,65 dollari: in tal caso infatti i venditori vedrebbero crescere le loro opportunità di mettere a segno una seconda gamba del ribasso iniziato nella seconda metà del 2015. Operativamente si potrebbe sfruttare un ritorno verso i 62 dollari per valutare una strategia di stampo long con stop loss al di sotto dei 59,50 dollari e obiettivo a 68 dollari.